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Grouper

Scopriamo insieme il misterioso mondo di Grouper. Ciao a tutti, oggi voglio parlarvi di uno dei gruppi musicali più interessanti degli ultimi anni, Grouper. Questo progetto musicale americano, ma dall’atmosfera decisamente nordica, è ormai considerevole e ha saputo conquistare un pubblico sempre più vasto. Ma qual è la storia dietro questo gruppo? E quali sono le canzoni e gli album che assolutamente non devono mancare in playlist di ogni amante della musica indie?
Blog Body: Grouper nasce a Portland, nell’Oregon, nel 2005 grazie al talento della musicista Liz Harris. Da subito, il progetto si distingue per l’atmosfera unica e molto particolare, simile a quella delle lande nordiche, con il suo mix di suoni naturali e musica ambientale. La voce di Liz, sussurrata e intima, è diventata nel tempo il marchio di fabbrica del gruppo, capace di trasportare l’ascoltatore in un mondo tutto suo, fatto di paesaggi sonori e melodie oniriche. Il primo album, intitolato Way Their Crept (2005), ha subito ricevuto un ottimo riscontro, ma la vera consacrazione arriverà con Ruins (2014), album che ha ottenuto recensioni di prestigiosi giornali e maggiornai musicali e che ha portato il gruppo ad esibirsi in tutto il mondo.
Ma quali sono le migliori canzoni di Grouper? Difficile dirlo, visto che si tratta di un progetto musicale che punta molto sull’atmosfera e sul flusso sonoro, ma possiamo comunque citare alcuni brani che sicuramente hanno conquistato i fan. Vital, tratto dall’album The Man Who Died In His Boat (2013), è un pezzo che cita il sound shoegaze degli anni’90, ma che ha anche una forte componente psichedelica. Ruin e Lighthouse, entrambe tratte dall’album Ruins, sono invece due piccoli capolavori dell’ambient music, capaci di trasportare l’ascoltatore in un mondo di sensazioni e suggestioni. Ma ogni brano dei Grouper ha qualcosa di unico, per questo vale la pena esplorare l’intera discografia della band.
E a proposito di discografia, quali sono i migliori album dei Grouper? Anche in questo caso, dipende molto dai gusti personali, ma sicuramente Ruins è un capolavoro dell’ambient music e dell’indie folk, capace di far viaggiare la mente con la sua calma e la sua delicatezza sonora. AIA: Alien Observer (2011) è invece un doppio album dalle sonorità spaziali, in cui le chitarre si alternano a rumori ambientali e voci filtrate. Anche The Man Who Died In His Boat (2013) è un lavoro di grande intensità, in cui il sound si fa più nitido e il folk si fonde con l’ambient.
Insomma, i Grouper sono un gruppo musicale che merita davvero di essere ascoltato e conosciuto. La loro discografia offre una vasta gamma di suoni e sensazioni, sempre in bilico tra il mondo naturale e quello artificiale, tra l’atmosfera a tratti contemplativa e il sound più energico e psichedelico. E voi, avete mai ascoltato i Grouper? Se sì, quali sono i vostri brani e album preferiti? Fatecelo sapere nei commenti.

LISTEN THE BEST GROUPER SONGS IN STREAMING

CANZONI GROUPER - LA CLASSIFICA DEI TOP BRANI DELL'ARTISTA
1 - Heavy Water/i'd Rather Be Sleeping
2 - When We Fall
3 - Disengaged
4 - Invisible
5 - Vital
6 - Fishing Bird (empty Gutted In The Evening Breeze)
7 - Being Her Shadow
8 - A Cover Over
9 - Clearing
10 - Wind And Snow
11 - We've All Gone To Sleep
12 - 6
13 - Cloud In Places
14 - Call Across Rooms
15 - Holding
16 - Alien Observer
17 - Cover The Long Way
18 - Labyrinth
19 - Lighthouse
20 - Difference (voices)
21 - Holofernes
22 - Living Room
23 - Moon Is Sharp
24 - Vanishing Point
25 - Towers
26 - Made Of Air
27 - Vapor Trails
28 - Sts
29 - She Loves Me That Way
30 - Way Their Crept
31 - Black Out
32 - Soul Eraser
33 - Atone
34 - No Other
35 - Close Cloak
36 - Make Me Over
37 - A Lie
38 - Wind Return
39 - Driving
40 - Hold A Desert, Feel Its Hand
41 - Parking Lot
42 - The Man Who Died In His Boat
43 - Poison Tree
44 - Tidal Wave
45 - Made Of Metal
46 - We've All Gone To Sleep
47 - I'm Dragging A Dead Deer Up A Hill
48 - Traveling Through A Sea
49 - I'm Clean Now
50 - Stuck
51 - Headache
52 - Heavy Water/i'd Rather Be Sleeping
53 - Come Softly - For Daniel D.