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The Old Skull

Gli Old Skull sono un artista influente noto per il suo stile musicale unico. Fondono con cura elementi di canzoni classiche e ritmi più moderni, producendo un suono davvero unico che ha fatto sì che gli ascoltatori tornassero a cercarne altri. In particolare, alcuni dei loro maggiori successi sono Take Your Time, Half Life e 9 To 5. Con l'aumento della popolarità delle loro canzoni, hanno guadagnato costantemente nuovi fan in tutto il mondo e un successo crescente ogni anno che passa. La loro ambiziosa carriera musicale ha aperto loro una serie di strade per raggiungere un vasto pubblico e lavorare con rinomati editori musicali. Nel complesso, i The Old Skull sono una componente preziosa della scena musicale mondiale di oggi.

The Old Skull: una band rock dal versante alternativo
Se sei alla ricerca di una band rock che esplora il versante alternativo, The Old Skull potrebbe essere ciò che stavi cercando. Questa band si è formata nel 2015 e ha rapidamente guadagnato popolarità per la sua musica coinvolgente e le performance energetiche. Questo post ti darà un'idea di chi sono The Old Skull, il loro genere musicale, le loro migliori canzoni e alcune opinioni.
La band The Old Skull è composta da quattro membri, e ciascuno di loro ha una vasta esperienza nella musica rock. La band è stata fondata dal chitarrista e cantante Giacomo, che ha suonato in molte altre band prima di formare The Old Skull. Il bassista Max, il chitarrista Andrea e il batterista Fabio completano la formazione della band. Insieme, hanno creato un suono unico che fonde elementi del rock alternativo, metal e punk.
Quando si parla di The Old Skull, il loro genere è difficile da definire in modo preciso. Infatti, la band si distingue per la loro capacità di fondere diversi generi in un'unica canzone, creando un suono che è al contempo nostalgico e innovativo. Le loro canzoni spaziano dal rock alternativo al metal, con influenze della vecchia scuola del punk.
Parlando di canzoni, The Old Skull ha molte canzoni degne di nota. La band ha finora pubblicato due album e un EP, ognuno dei quali è ricco di canzoni potenti e coinvolgenti. Potresti provare ad ascoltare Wishful Thinking, New Age, Time Bomb e Chosen per farti un'idea del loro stile musicale.
Ci sono anche alcune critiche riguardo alla band degli Old Skull: c'è chi ha criticato la loro mancanza di una visione d'insieme nella loro musica e chi trova qualche difetto nelle loro produzioni del suono. Tuttavia, quella dei detrattori è solo una minoranza: la maggior parte dei fan apprezza la loro capacità di fondere i generi e di creare un suono che rimane impresso nella testa per giorni.
In definitiva, The Old Skull è una band rock che non passa inosservata. Grazie alla loro musica coinvolgente e alle loro performance, si sono guadagnati una buona reputazione sulle scene rock. Il loro genere musicale, difficile da definire in modo preciso, può essere apprezzato da chi cerca qualcosa di innovativo e nostalgico allo stesso tempo. Prova ad ascoltare il loro album In Retrospect e lasciati trasportare dalla loro musica.

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The Old Skull

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2023-06-04

THE OLD SKULL – Rap, Metal e Attitudine Vecchia Scuola

Segue l’intervista dalla nostra pagina sulla scena alterntiva italiana.

Come mai la scelta di questo nome, Old Skull, per il progetto?

È un gioco di parole… se lo leggi all’ Italiana suona come: Old School. Se lo leggi correttamente, quindi all’ Inglese, richiami la parola Teschio (e quindi un immaginario Rock/Metal). In buona sostanza: Vecchia Scuola / Vecchio Teschio. Simply as fuck ;)

Parliamo ora del vostro primo album. Ho trovato Fantasmi, Ruggine e Rumore molto personale, un disco che non cerca mai di essere uguale a quello che è stato già fatto oltreoceano. Come nasce un brano degli Old Skull?

Tutto nasce dall’ascolto, ognuno di noi ha militato per anni in band Metal e non (…per lo più tutte Alternative Metal) quindi abbiamo un orecchio tarato in un certo modo. Vi capita mai di ascoltare un brano ed immaginarlo totalmente in un’altra chiave? Ecco, questo è quello che è successo col nostro disco. Abbiamo metallizzato alcuni dei pezzi Hip Hop che ci piacevano sia per testo che per melodia e ne abbiamo creati di nuovi. Nel disco abbiamo riversato tutto il nostro know how di musicisti, cercando appunto di non essere monotoni e mononota, cercando di spaziare il più possibile.

Al disco hanno collaborato oltre quindici tra MC e DJ della scena underground italiana. Come avete scelto gli artisti da coinvolgere?

Non volevamo fare un disco che suonasse bene e basta. Noi volevamo i contenuti, volevamo ritrovare quello che in passato ci ha permesso di tenere la testa ben dritta… un messaggio. Abbiamo cercato di coinvolgere tutti gli artisti che abbiamo stimato durante la nostra crescita e con i quali sentivamo un legame particolare. Artisti che in primis fanno musica per esprimere un’esigenza, per comunicare. Oggi i testi sembrano essersi persi nel la tua tipa fra (detto almeno una volta nell’80% dei testi Rap degli ultimi 3 anni), nasce quindi l’esigenza di sentire qualcuno che dice qualcosa… insomma, prendere le distanze da questo Rap Barbara d’Urso dove è fondamentale specificare i grammi fumati. Quindi, in finale volevamo solo fare questo cocktail fatto di: cazzimma, contenuti non banali e chitarre distorte… Per il secondo disco stiamo aumentando solo la dose di cazzimma :P

Come è stato accolto finora il disco?

Sorprendentemente bene! Non ci aspettavamo che ci fosse questa risonanza, pensavamo tutti che il disco fosse diretto ad una ristretta cerchia di affezionati del genere (coetanei per lo più)… invece ci sono un sacco di ragazzi/e che ci hanno scritto e che ci supportano. Fa piacere sapere che forse bastava togliere la polvere da sopra le chitarre per farle arrivare alle nuove generazioni…

Trovo che l’underground romano sia sempre molto effervescente e pieno di offerte interessanti. Qual è secondo voi lo stato di salute della scena capitolina?

Effettivamente negli anni abbiamo avuto sempre la fortuna di avere un panorama musicale molto florido qui a Roma, questo a prescindere dai generi e dalla scena presa in esame. Posso dirti che nei ’90 il Rap e l’Hardcore andavano a braccetto, il rock si sposava con l’elettronica e tutto in generale era più misto. Da qualche anno seguiamo un giovane collettivo Rap molto interessante, si chiamano Do Your Thang (DYT) e ci piacciono perché ci sanno fare, non strizzano l’occhio ai trend e hanno l’attitudine di chi si vuole divertire (facendo seriamente una cosa nobile come la musica). Poi a Roma c’è il metal che è sempre una garanzia, ma diciamo che il Rap sta vivendo un momento di crescita esponenziale a livello di artisti (alcuni molto capaci, altri meno). Infine abbiamo un’ondata (terribile) di Indie che si ostina a prendere piede… e se sentite qualcuno chiamarlo nuovo cantautorato italiano, dategli una sberla prima che Battisti faccia un 360° nella tomba. Ma in generale si, qui la musica è viva :)

Siamo quasi alla fine dell’intervista e la domanda è d’obbligo, quali sono i vostri progetti per il futuro? Avete in programma di portare l’album in sede live, COVID19 permettendo?

Non appena le cose si sistemeranno riprenderemo esattamente da dove abbiamo lasciato, ovvero: i live. L’emergenza del Covid-19 ha coinciso esattamente con il nostro esordio dal vivo, tra i tanti impegni che si stavano delineando avremmo dovuto esibirci al decimo compleanno della nostra etichetta, (Tak Records) dove ci saremmo esibiti al fianco del Colle der Fomento, il Turco, Suarez e altri artisti romani… non ti nascondo che per noi è stata una presa a male di proporzioni bibliche… ma non tutto il male viene per nuocere! come per molti altri artisti, questo è stato un momento molto prolifico per scrivere nuovo materiale (abbiamo buttato giù un buon 70% del nuovo album), stiamo pianificando bene le prossime mosse e contiamo di segarvi le gambe non appena avremo modo di cavalcare un palco ;)

Bene ragazzi, non mi resta a questo punto che salutarvi e ringraziarvi per la bella chiacchierata, a voi le ultime parola da dedicare ai lettori di StaiMusic.

Grazie a voi! Tenete sempre in aria le corna \m/ ;) \m/
Tag: musica rock alternativa italiana, scena alternativa, rap metal, the old skull, intervista
CANZONI THE OLD SKULL - LA CLASSIFICA DEI TOP BRANI DELL'ARTISTA
1 - Chronicles (Danno, Francesco Paura, Suarez, Chef Ragoo, Lucci)
2 - Strozzapreti Alla Romana RMX
3 - Novecento Feat. Lucci
4 - Poeti Estinti (feat. Danno,rancore,dj Fastcut)
5 - Peggio Feat. Danno, Chef Ragoo, Nobridge
6 - Peggio (feat. Nobridge,danno,chef Ragoo)
7 - Vecchio Teschio Feat. Danno (colle Der Fomento)