The Pretty Things

I Pretty Things hanno debuttato nel bel mezzo della British Invasion degli anni Sessanta e hanno rapidamente creato un classico sound rock blues radicato nel rhythm and blues, nel garage e nella psichedelia. Dopo il successo ottenuto con il singolo Don't Bring Me Down del 1965, hanno proseguito con altri successi come Luxury del 1967 e Rosalyn del 1969 Inventando quasi da soli quello che sarebbe stato conosciuto in seguito come glam rock, i Pretty Things produssero dischi proto punk che hanno influenzato così tanto non solo i musicisti di oggi ma anche la moda della cultura. Nel 2017 è stato riportato che la canzone dei The Pretty Things Judgement Day 'Bo Diddley' Version compare in American Gods, una serie fantasy incentrata su HRFAuthorsLisadventure scritta da Neil Gaiman. Al di là di tutto, ciò la dice lunga su come questa incredibile band, con la sua fusione estetica, sia rimasta influente per altri decenni nella cultura musicale.

The Pretty Things: la band che ha fatto della sperimentazione la propria cifra stilistica
Il rock è un genere musicale che ha visto la nascita e lo sviluppo di numerose band di grande successo. Tra queste, i The Pretty Things hanno saputo distinguersi per la loro grande creatività e sperimentazione, che li ha portati a diventare un vero e proprio punto di riferimento per molti gruppi successivi. In questo post, analizzeremo la biografia della band, il loro genere musicale, le migliori canzoni e qualche critica.
La band britannica The Pretty Things è stata fondata nel 1963, a Londra, dal cantante Phil May e dal chitarrista Dick Taylor. I due si conoscevano già da diversi anni, essendo stati compagni di classe alla Sidcup Art School. Il loro ingresso nel mondo della musica fu piuttosto casuale: un giorno, nella stazione di Charing Cross, incontrarono Mick Jagger e Keith Richards, che li invitarono ad unirsi alla band dei Rolling Stones. Poiché i due ragazzi avevano già cominciato a scrivere canzoni proprie, decisero invece di formare la loro band.
Il genere musicale dei The Pretty Things è stato spesso definito garage rock. Tuttavia, la loro sperimentazione è stata molto ampia, includendo elementi di blues, psichedelia e hard rock. Già dal loro primo album, uscito nel 1965, la band dimostrò una grande originalità, sia nella scrittura delle canzoni che nell'utilizzo degli strumenti. Ad esempio, nella canzone Rosalyn si può sentire il suono di una tabacchiera che scuoteva il bassista Wally Waller, mentre in Don't Bring Me Down veniva usata una serratura come uno strumento a percussione.
Tra le migliori canzoni dei The Pretty Things, è impossibile non menzionare Midnight to Six Man, Come See Me, Cry to Me e She's a Lover. Tutte queste canzoni hanno un sound unico, che rispecchia perfettamente lo stile della band. In particolare, Midnight to Six Man è stata una delle prime canzoni della storia del rock a parlare della vita notturna, anticipando così il successo del genere noto come Mod.
Nonostante il grande successo ottenuto nei primi anni della loro carriera, i The Pretty Things non sono mai riusciti a raggiungere la fama dei Rolling Stones o dei Beatles. Questo fatto, unito alla sperimentazione spinta che caratterizzava il loro stile musicale, ha fatto sì che la band non abbia mai ottenuto il riconoscimento che merita. Tuttavia, la loro influenza su molti gruppi successivi è stata enorme.
In conclusione, i The Pretty Things sono stati una delle band più originali e innovative della storia del rock. La loro sperimentazione ha segnato un'epoca, ispirando molte altre band a seguire le loro orme. Se ancora non li conoscete, vi invitiamo a scoprire il loro vasto repertorio, pieno di perle uniche e irripetibili.