Artista: Astral Projection Album: Amen
Anno: 2002Tempo: 1:19:20
Recensione critica dell'album Amen di Astral Projection
Se sei un appassionato di musica elettronica, non puoi non conoscere gli Astral Projection, uno dei gruppi più influenti della scena transe degli anni '90 e 2000. Il duo israeliano composto da Avi Nissim e Lior Perlmutter ha pubblicato numerosi album di successo e ha collaborato con alcuni dei migliori DJ del mondo. In questa recensione, ci concentreremo sull'album Amen, uscito nel 2002 e considerato da molti uno dei migliori lavori del duo. Troverai qui una descrizione del gruppo, del genere musicale e delle migliori canzoni dell'album, con qualche critica alla fine.
Prima di parlare dell'album, è importante capire il contesto in cui è stato creato. Astral Projection nasce negli anni '90 a Gerusalemme, in un periodo in cui il genere transe stava esplodendo in tutto il mondo. Il loro suono unico, composto da melodie ipnotiche, groove elettronici e elementi etnici, li ha presto resi famosi in tutto il mondo. Amen è il loro sesto album e rappresenta una sorta di ritorno alle radici del sound del gruppo.
L'album si apre con la traccia People Can Fly, una delle canzoni più famose e immediatamente riconoscibili del duo. Il pezzo, una sorta di inno alla gioia, è caratterizzato da un beat rapido e energico, accompagnato da melodie fluttuanti e da un vocal sample che dice people can fly. La canzone è un perfetto esempio del sound di Astral Projection, un equilibrato mix di trance psichedelica e di sonorità etniche.
Nel corso dell'album, si passa da pezzi più duri come One e Mahadeva 2002 (una versione remixata del classico dei primissimi Astral Projection) a brani più sognanti e rivolti alla meditazione, come Flirting with the Moon e Amen. In entrambi i casi, il duo dimostra di sapere come creare un'atmosfera magica e coinvolgente, attraverso l'uso di melodie accattivanti e di grooves da pista da ballo.
Una delle canzoni più emozionanti dell'album è sicuramente Axis V0.99, un pezzo che parte lentamente ma che, a metà canzone, si trasforma in un grande crescendo di suoni e di emozioni. La traccia Dancing Galaxy è invece un pezzo più classico del sound di Astral Projection, con un ritmo molto serrato e una melodia che ti entra subito in testa.
In conclusione, Amen è sicuramente un album importante per la discografia di Astral Projection e per la storia della musica trance. Le sue melodie incisive e i suoi groove trascinanti lo rendono un ascolto imprescindibile per tutti gli amanti della musica elettronica. Certo, a volte il disco può risultare un po' datato e un po' troppo ispirato ai lavori precedenti, ma questo non toglie il fatto che ci troviamo di fronte a un'opera di grande valore.
In definitiva, se sei alla ricerca di un'esperienza sensoriale intensa e coinvolgente, Amen degli Astral Projection è quello che fa per te. Ogni canzone dell'album è un piccolo viaggio nella mente dei musicisti, un viaggio che ti lascerà senza parole e ti farà ballare fino all'alba. Se sei già un fan del gruppo, questo disco non ti deluderà, mentre se sei un novizio, è il modo migliore per conoscere uno dei gruppi più iconici della trance music.
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