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Artista: The Chemical Brothers Album: Further


Anno: 2010
Tempo: 51:50

Una critica dell'album Further dei The Chemical Brothers


I The Chemical Brothers sono unanimemente riconosciuti come uno dei gruppi pionieri della scena elettronica britannica degli anni '90. Il genere musicale dei The Chemical Brothers è un mix di techno, acid house, musica indie e rock. Il loro album ultra famoso Dig Your Own Hole, del 1997, è stato definito come un capolavoro e ha conferito al duo una fama planetaria.

In questo post, faremo una critica all'album Further, pubblicato nel 2010, dei The Chemical Brothers. Ti guiderò attraverso le migliori canzoni e ti descriverò il contesto in cui l'album è nato. Inoltre, ti darò qualche critica sui The Chemical Brothers e sul loro album. Quindi, se sei un amante della musica elettronica o un critico musicale, non perderti questa recensione!

Further è stato pubblicato nel 2010, a distanza di cinque anni dal loro ultimo album. L'album è stato prodotto quasi interamente con il software Ableton Live, l'hardware utilizzato è stato limitato, solo pochi sintetizzatori e il noto Korg MS-20 per le parti di basso. Questo modo di lavorare ha dato alla band molta libertà creativa. L'album è pieno di sfumature che spaziano da abbozzi di beat psichedelici a ballate ambientali.

L'album si apre con Snow. La voce di Stephanie Dosen, nella canzone, è eterea oltre che affascinante. La batteria fa il suo ingresso e la melodia si fa sempre più intensa. Escape Velocity è un classico brano dei Chemical Brothers, che si muove tra diversi generi, come ballate sognanti e sequenze di basso thrashing.

Horse Power è uno dei brani più affascinanti dell'album. Il ritmo è una continua accelerazione, finché si arriva al climax, dove la voce distorcera di un uomo fa la comparsa. Il brano riesce a trasmettere una sensazione di movimento costante, una sorta di cavalcata elettronica. Swoon è un'altra traccia interessante dell'album. La melodia è costruita intorno ad alcuni accenni emozionanti, con una sezione vocale che accompagna il ritmo.

Infine, Further si chiude con Wonders of the Deep. Questo brano è stato definito come il pezzo più sperimentale del disco. Wonders of the Deep è una sorta di jam session tra una batteria rumorosa e una sezione di sintetizzatori di accompagnamento. Un finale audace per un album audace.

Critiche. Si può dire che Further evidenzi il fatto che i The Chemical Brothers non sono riusciti a restare al passo coi tempi. L'album, infatti, è un mix di vecchie tecniche e nuovi suoni, ma ci sono momenti in cui tutto sembra un po' forzato. Inoltre, l'album a volte dà la sensazione di essere un po' troppo costruito e non spontaneo come l'album precedente, We Are The Night.

In sintesi, Further è un album che ti porta in un viaggio psichedelico affascinante, ma non è al livello del loro precedente lavoro We Are The Night. L'utilizzo del software Ableton Live ha conferito alla band una libertà creativa maggiore, ma hanno perso quella scintilla di genio che aveva reso i loro precedenti album così unici. Tuttavia, se sei un fan della band, questo album può essere un'aggiunta interessante alla tua collezione.

In sintesi, Further è un album che ti porta in un viaggio psichedelico affascinante, ma non è al livello del loro precedente lavoro We Are The Night. L'utilizzo del software Ableton Live ha conferito alla band una libertà creativa maggiore, ma hanno perso quella scintilla di genio che aveva reso i loro precedenti album così unici. Tuttavia, se sei un fan della band, questo album può essere un'aggiunta interessante alla tua collezione.