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Artista: 883 Album: Hanno ucciso l'Uomo Ragno


Anno: 1992
Tempo: 28:00

Hanno ucciso l'Uomo Ragno: una recensione critica dell'album degli 883


Gli 883 sono stati una band italiana che ha scalato le classifiche degli anni '90 grazie al loro pop rock coinvolgente e alle parole incisive dei loro testi. Tra i loro album di maggior successo, c'è sicuramente Hanno ucciso l'Uomo Ragno, che ha venduto oltre un milione di copie in Italia. In questa recensione, analizzeremo l'album canzone per canzone e ne daremo un giudizio critico, analizzando anche le caratteristiche generali del gruppo e del loro genere musicale.
L'album si apre con il brano Hanno ucciso l'Uomo Ragno, una canzone che ha fatto la storia dell'industria musicale italiana degli anni '90. Una perfetta sintesi del sound degli 883, fatto di chitarre elettriche, cori energici e un ritmo coinvolgente. La stessa formula viene riproposta in Nella notte, Come deve andare e Senza averti qui, che fanno da contraltare a brani più romantici e meno rock come Nord sud ovest est e Non me la menare. Merita poi una menzione speciale La regina del Celebrità, una canzone rap rock che rappresenta un chiaro esempio di chiara sperimentazione all'interno di un album rock.
Il punto debole di Hanno ucciso l'Uomo Ragno è rappresentato dai testi, a volte troppo banali e adolescenziali. I brani degli 883 sono sempre stati caratterizzati da testi piuttosto semplici, ma in questo caso sembrano raggiungere picchi davvero troppo alti. Nonostante ciò, la carica emotiva e l'energia di pezzi come Lasciati toccare e Il grande incubo compensano largamente l'involuzione letteraria di alcune tracce. Vale poi la pena di spendere due parole per il pezzo Sei un mito, un singolo di enorme successo che aveva l'India come protagonista del videoclip e che rappresenta forse la canzone più orecchiabile dell'intero album.
In definitiva, Hanno ucciso l'Uomo Ragno resta uno degli album di punta degli 883, capace di far ballare e cantare a squarciagola un'intera generazione di giovani italiani. Nonostante qualche limite testuale e un sound che non brilla per originalità, questo disco ha rappresentato un'importante pietra miliare nella storia della musica pop-rock italiana. Sebbene sia un album datato, ascoltarlo ancora oggi non può che suscitare in noi un senso di nostalgia e gioia. Una raccolta di brani che, pur non rappresentando la vette di originalità della musica italiana, ha lasciato un segno indelebile nella cultura musicale del nostro paese.