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Artista: Anaal Nathrakh Album: In the Constellation of the Black Widow


Anno: 2009
Tempo: 34:39

In the Constellation of the Black Widow di Anaal Nathrakh: una recensione critica


Siete pronti a immergervi in un mondo di caos e distruzione? Se sì, allora ciò che vi serve è l'ascolto dell'album In the Constellation of the Black Widow dell'artista musicale Anaal Nathrakh. Questo duo britannico di black metal/grindcore è noto per il suo sound estremo e la sua espressione del disgusto verso il mondo. In questo articolo recensirò l'album e vi darò un'idea di ciò che vi aspetta nel caso in cui vogliate avventurarvi in esso.
In the Constellation of the Black Widow è l'album del 2009 di Anaal Nathrakh, il loro sesto studio album. La band è stata fondata nel 1998 a Birmingham, in Inghilterra, e consiste di Mick Kenney, chitarrista e compositore, e Dave Hunt, il cantante. Il duo ha guadagnato fama nel corso degli anni grazie al loro sound unico che mescola elementi di black metal e grindcore in una miscela esplosiva che è difficile da descrivere.
L'album inizia con In the Constellation of the Black Widow, una canzone che dà il tono all'intero album. È una canzone caotica che inizia con un riff di chitarra veloce e pesante seguito da una serie di urli della voce di Hunt. La canzone è un'esplosione di energia che non fa prigionieri. I Am the Wrath of Gods and the Desolate One è un'altra canzone che si distingue per la sua intensità. La canzone inizia con un po' di melodia prima di esplodere in un sound aggressivo che rappresenta la rabbia dei testi.
Il terzo pezzo dell'album, More of Fire Than Blood, è una canzone che si distingue dalla coorte per la sua struttura più complessa. La canzone è un mix di velocità e malinconia, con chitarre che producono un suono oscuro e atmosferico. The Lucifer Effect è una canzone che mette in mostra una grande abilità nel far coincidere il testo con la musica. La canzone è basata sull'esperimento di Milgram, che ha dimostrato come la maggior parte delle persone seguono gli ordini autoritari senza esitazione.
Il quinto pezzo dell'album, Satanarchist, è una delle canzoni più lente dell'album. La canzone inizia con un riff di chitarra elettrica che ricorda i primi Black Sabbath, si sviluppa poi in un sound più denso e aggressivo, con testi che parlano di anarchia e ribellione. In the Absence of Grace è l'ultimo brano dell'album ed è una canzone che culmina nella sua energia e potenza. La canzone inizia con un paio di note di chitarra che aumentano gradualmente di volume fino a esplodere in un sound aggressivo che rappresenta l'angoscia della vita moderna.
In definitiva, In the Constellation of the Black Widow di Anaal Nathrakh è un album estremamente intenso e aggressivo che non è adatto a tutti. Se siete alla ricerca di un'esperienza musicale che vi tragga giù in un mondo di caos e disperazione, allora questo album potrebbe essere quello che fa per voi. Tuttavia, se cercate un sound più accessibile e melodico, allora dovreste cercare altrove. In ogni caso, Anaal Nathrakh rappresenta una delle band più uniche e interessanti del panorama metal/grindcore.