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Artista: Thelonious Monk Album: Monk's Blues


Anno: 1969
Tempo: 0:0-1

Una critica di Monk's Blues di Thelonious Monk: il genio del jazz americano


Thelonious Monk è conosciuto per essere uno dei più grandi pianisti jazz nella storia americana. La sua grande influenza sulla musica jazz si riflette nella sua vasta discografia. Uno dei suoi album più noti è sicuramente Monk's Blues, pubblicato nel 1968. In questa recensione, andremo ad approfondire quest'album, le sue canzoni e il contesto della sua creazione.

Monk's Blues è stato creato per commemorare l'esordio di Monk alla televisione americana. L'album prende alcune delle canzoni più iconiche di Monk e le riporta in vita in un modo che solo lui sapeva fare. Di fatto, l'artista ha reinventato le sue stesse composizioni, dandogli una nuova vita e un suono completamente diverso. Un esempio di questo è Blue Monk, che passa dallo stile blues originario ad un arrangiamento a 4/4 con brass accompagnati dal pianoforte.

Ma le rielaborazioni delle canzoni non sono l'unica cosa che rende questo album unico. Monk include anche canzoni spesso trascurate nei suoi lavori precedenti, come la traccia Little Rootietootie, che Monk aveva scritto come un tributo alla moglie Nellie, e Sweet and Lovely, una melodia jazz standard che Monk suona con una delicatezza che non si era mai sentita prima in questo genere.

Tuttavia, non tutti sono stati entusiasti di Monk's Blues. Alcuni critici hanno notato come l'album abbia una certa mimetizzazione con le tendenze pop degli anni '60, così come per la sua produzione che non rispetta le tradizioni jazz, più crude e spontanee. Inoltre, molte delle rielaborazioni delle canzoni sono state giudicate puramente commerciali, principalmente a causa dell'aggiunta di strumenti musicali, che potrebbero far pensare ad un'apparenza di mancanza di attenzione al dettaglio.

Nonostante queste critiche, Monk's Blues è stato generalmente accolto positivamente dal pubblico. Il suo suono unico e la sua capacità di trasformare il materiale riciclando e ammodernando la musica non era mai stata vista prima in nessun altro artista. Negli anni successivi, la sua influenza è stata molto forte sul jazz contemporaneo, soprattutto negli anni '90.

Monk è stato uno dei grandi della storia americana del jazz. Con il suo album Monk's Blues, Thelonious Monk dimostra ancora una volta il suo eccellente talento, riarrangiando le sue canzoni in un modo completamente nuovo e coinvolgente. L'album non è per tutti, ma per i veri amanti del jazz questo dovrebbe essere sicuramente un album da avere in collezione. Grazie al suo suono originale e alla sua lunga storia, Monk's Blues è un vero e proprio capolavoro nello sviluppo del jazz americano.