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Artista: Coleman Hawkins Album: Soul


Anno: 1991
Tempo: 1:11:48

L'album Soul di Coleman Hawkins: Una recensione critica


Se sei un appassionato di musica Jazz, sicuramente ti sarai imbattuto in diverse opere di Coleman Hawkins, uno dei sassofonisti più influenti e innovativi della storia del Jazz. Tra le sue innumerevoli opere, Soul rappresenta un capolavoro del genere Hard bop, un album che combina elementi del Blues e del Bebop dando vita a una miscela raffinata di emozioni e melodie mozzafiato.
In questo articolo, ti guiderò attraverso una recensione critica dell'album Soul di Coleman Hawkins, descrivendoti il genere musicale, il gruppo che accompagna il sassofonista nella registrazione, le migliori canzoni dell'album e ovviamente aggiungendo qualche critica personale. Scopriamo insieme questo capolavoro.
Per comporre l'album Soul, Coleman Hawkins si è avvalso della collaborazione di artists del calibro di Tommy Flanagan al pianoforte, Ron Carter al contrabbasso e il batterista di Art Blakey, Art Taylor. Il risultato è stato un sound cupo ed energico, che attraverso le sonorità del Sassofono riusciva a narrare una miriade di emozioni, a volte seducenti, altre allo stesso tempo profonde e malinconiche.
Il genere musicale di Soul può essere definito Hard bop, un genere evoluto del Bebop che ha visto una fusione tra quest'ultimo e l'hard bop. Il carattere distinto del Sassofono, la struttura armonica e la melodia complessa sono protagonisti di questo genere, che irradia energia e può essere descritto come un vero e proprio spettacolo di luci e suoni.
Siamo giunti al momento di descrivere le migliori canzoni dell'album: siamo davvero di fronte ad un'opera senza punti deboli, ma a mio avviso, Groove è senza dubbio la perla dell'album. La linea del sassofono di Coleman Hawkins fluttua tra luci e ombre, accompagnata dai toni cupi del pianoforte di Tommy Flanagan e la dinamicità della batteria di Art Taylor. Altre canzoni che vale la pena menzionare in questo album sono Soul, Go Li'l Liza e Bumpy.
Chi ha seguito la carriera di Coleman Hawkins, sa che il Sassofonista non ha mai avuto timore di sperimentare novità nel campo del Jazz, ma mi sento di fare una critica all'album Soul. In alcuni progetti precedenti, Hawkins era riuscito ad offrire un connubio unico e personale tra Sonorità del sassofono e Black music, mentre in Soul, la Colonna sonora può risultare a tratti ripetitiva e monotona.
In conclusione, attraverso questa recensione critica dell'album Soul di Coleman Hawkins, abbiamo scoperto un'opera tra le più rappresentative del genere Hard bop, che cattura l'attenzione dell'ascoltatore sin dalle prime note. Il Sassofono del professore Hawkins rappresenta il filo conduttore di questo spettacolare album, che grazie alla struttura armonica e alla melodia complessa riesce a narrare un'infinità di emozioni. Se sei un appassionato di Jazz e non hai ancora ascoltato Soul, non perdere l'occasione di farlo: questo album te ne lascerà un ricordo indelebile.
In conclusione, attraverso questa recensione critica dell'album Soul di Coleman Hawkins, abbiamo scoperto un'opera tra le più rappresentative del genere Hard bop, che cattura l'attenzione dell'ascoltatore sin dalle prime note. Il Sassofono del professore Hawkins rappresenta il filo conduttore di questo spettacolare album, che grazie alla struttura armonica e alla melodia complessa riesce a narrare un'infinità di emozioni. Se sei un appassionato di Jazz e non hai ancora ascoltato Soul, non perdere l'occasione di farlo: questo album te ne lascerà un ricordo indelebile.