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Artista: Thelonious Monk Album: Straight, No Chaser


Anno: 1967
Tempo: 1:16:26

Una critica dell'album Straight, No Chaser di Thelonious Monk


Thelonious Monk è stato uno dei pianisti jazz più influenti e innovativi del XX secolo. Nato nel 1917 a Rocky Mount, in North Carolina, ha sviluppato uno stile musicale che ha lasciato un'impronta duratura sulla storia del jazz. L'album Straight, No Chaser, pubblicato nel 1967, è considerato uno dei lavori più iconici dell'artista. Questo post è una critica dell'album e un'analisi di alcune delle canzoni più significative, nonché del contesto storico e culturale in cui l'album è stato creato.

La prima cosa che salta all'orecchio in Straight, No Chaser è la performance virtuosistica di Monk al pianoforte. L'album è stato registrato dal vivo nel 1966 al jazz club di New York La Masquerade e il pubblico presente non ha potuto fare a meno di notare l'incredibile tecnica e la brillantezza di Monk. Le canzoni, per la maggior parte, sono standards jazz come I Didn't Know About You e Green Dolphin Street, ma la loro interpretazione è così fresca e innovativa che sembrano completamente nuove.

Tuttavia, ciò che rende Straight, No Chaser un album così notevole è la pura energia che Monk riesce a trasmettere. Le note sembrano saltare fuori dal pianoforte e i ritmi incalzanti ti trascinano in un vortice di suoni ed emozioni. La title track dell'album è un esempio perfetto di questa frenesia musicale. Il ritmo è sostenuto da una sezione ritmica potente e Monk si scatena con una serie di assoli improbabili.

Nonostante l'entusiasmo che questo album ha generato, c'è stata anche qualche critica nei confronti della sua produzione. Alcuni hanno sottolineato come l'album possa risultare un po' troppo grezzo e improvisato, soprattutto rispetto ad altri lavori di Monk come Monk's Dream. Tuttavia, questo stile musicale spontaneo è stato anche apprezzato da molti, in quanto rende l'album ancora più autentico e intenso.

L'album è stato pubblicato in un momento particolare anche nella storia del jazz. Negli anni '60, il genere stava subendo una serie di trasformazioni, in parte influenzate dall'emergere del free jazz e dell'afrocentric jazz. In questo contesto, Straight, No Chaser sembra essere un'affermazione del jazz più classico e tradizionale, ma al tempo stesso una reinterpretazione creativa e innovativa. Proprio come il suo autore.

In conclusione, Straight, No Chaser è un album indispensabile per tutti gli amanti del jazz. Sebbene non sia considerato il capolavoro assoluto di Monk, ha comunque rimesso in gioco il luogo del jazz nel mondo e mercato musicale degli anni '60. Fortemente influenzato dalle sonorità blues e east coast, l'album è un'opera forte e passionale, che ancora oggi riesce a trasmettere l'essenza del talento eccelso dell'artista. Se ancora non l'hai ascoltato, fatti un piacere e concediti un'ora di jazz di altissima qualità.