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Artista: Blur Album: The Great Escape


Anno: 1995
Tempo: 59:55

Il controverso album The Great Escape dei Blur: una critica


L'album The Great Escape dei Blur è stato uno dei più importanti album del 1995 del genere britpop, insieme ad altri grandi album come What's the Story Morning Glory? degli Oasis e Parklife degli stessi Blur. Il quartetto inglese, formatosi a Londra nel 1989, è composto dal cantante Damon Albarn, dal chitarrista Graham Coxon, dal bassista Alex James e dal batterista Dave Rowntree. Con l'uscita di The Great Escape, la band ha raggiunto il successo internazionale e ha consolidato la sua posizione di leader del movimento britpop.

The Great Escape nasce in un momento di grande fermento culturale in Inghilterra: il britpop stava raggiungendo il suo massimo livello di popolarità, e l'album dei Blur è stato uno degli eventi più attesi dell'anno. Le canzoni dell'album raccontano storie di vita quotidiana, di giovinezza, di amore e di frustrazioni sociali, con un taglio ironico e spesso cinico. Tra le tracce più rappresentative dell'album troviamo Country House, Charmless Man e Stereotypes, che sono diventate dei classici del rock inglese.

Nonostante il grande successo dell'album, molte critiche si sono sollevate nei confronti dei Blur e del loro stile musicale. Alcuni critici hanno accusato la band di non essere britpop abbastanza, di essere troppo influenzati dalla musica americana e di aver tradito le proprie radici musicali. Altri invece hanno lodato la sperimentazione ed il coraggio dei Blur di contaminare il loro sound con elementi di altri generi musicali come la musica elettronica e la world music.

Una delle maggiori critiche a The Great Escape è stata quella di aver fatto troppo affidamento sulle melodie catchy e sui testi divertenti, a scapito di una maggiore profondità musicale e letteraria. Molti hanno visto in questo una tendenza al commercialismo e alla superficialità, anche se è vero che i Blur hanno sempre dimostrato di avere una grande attenzione alla qualità dei loro lavori.

Infine, The Great Escape è stato anche oggetto di accuse di essere troppo simile al precedente album Parklife, senza innovazioni sostanziali nel sound della band. Tuttavia, è anche vero che l'album ha contribuito a consolidare il successo dei Blur e a portare il britpop ai massimi livelli di popolarità, e che la band ha continuato a sperimentare e a evolversi nei suoi successivi lavori.

In definitiva, The Great Escape dei Blur è stato un album controverso e discusso, ma anche fondamentale nel panorama musicale inglese e mondiale degli anni 90. Le canzoni dell'album sono ancora oggi ascoltate e amate dai fan della band e del genere britpop, e contribuiscono a fare della discografia dei Blur una delle più interessanti e variegate del panorama rock internazionale. Sia che siate amanti del sound britpop che critici musicali alla ricerca di novità e originalità, The Great Escape dei Blur merita sicuramente di essere ascoltato e valutato alla luce del suo contesto storico e culturale.