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Artista: Celldweller Album: Wish Upon a Blackstar


Anno: 2012
Tempo: 1:14:44

Wish Upon a Blackstar di Celldweller: Recensione critica dell'album


Se sei un appassionato di musica elettronica sperimentale, probabilmente hai già sentito parlare di Celldweller, il progetto musicale del produttore e compositore americano Klayton. Il suo quarto album in studio Wish Upon a Blackstar è stato pubblicato nel 2012 e rappresenta uno dei punti più alti nella carriera di Celldweller, grazie alla sua varietà di stili musicali e alla capacità di combinare glitch hop, drum and bass, rock e musica ambiente in un'unica esperienza sonora.
Il disco si articola su sedici tracce, che offrono un'esperienza di ascolto coinvolgente e dinamica. La title track Wish Upon a Blackstar apre l'album con una melodia che ricorda le colonne sonore dei film di fantascienza, combinata con una sezione ritmica potente che va a creare un insieme esplosivo. Eon è invece una canzone dal sound futuristico, basata sulla ripetizione di pattern ritmici e sulla presenza di voci robotiche.
Il brano The Best It's Gonna Get si discosta un po' dal sound principale dell'album, con un approccio più pop e una melodia orecchiabile che fa pensare ai Linkin Park. Anche I Can't Wait ha un sound più commercial, con un ritmo incalzante e una strofa cantata in tonalità grave che non passa inosservata.
Tra le migliori canzoni di Wish Upon a Blackstar troviamo sicuramente Euphoria, una traccia dal ritmo incalzante e dai synth ipnotici che ricordano gli anni '80, ma anche Birthright, un pezzo sperimentale con un ritmo tribale e un utilizzo innovativo della voce.
Non mancano, tuttavia, alcune criticità nell'album, che qualche volta pecca di eccessiva varietà stilistica e di una certa mancanza di coerenza tra le varie tracce. Il mixaggio, inoltre, risulta non sempre impeccabile, con alcune sovrapposizioni di suoni che rischiano di creare confusione.
In definitiva, però, Wish Upon a Blackstar è un album che merita sicuramente di essere ascoltato, per la sua originalità e per la capacità di Celldweller di mescolare stili diversi e di creare un'esperienza sonora coinvolgente. Non è perfetto, ma saprà sicuramente soddisfare chi cerca un sound fuori dagli schemi e sperimentale.