Nu metal la fine degli anni 90
Se sei un fan del nu metal, allora sei nel posto giusto. Il nu metal è stato uno dei generi musicali più popolari alla fine degli anni '90 e ha continuato ad influenzare la scena musicale fino ad oggi. Abbiamo un posto fantastico dove puoi scoprire nuovi suoni e brani classici del genere, tutto in un unico posto. Se sei pronto a scatenarti, allora mettiti comodo e leggi questo articolo!
Il Nu Metal, anche noto come New Metal, è nato alla fine degli anni '90 e ha avuto grande successo negli anni 2000. Il genere è una combinazione di rock, rap, hip hop e altri generi musicali, dando vita a un suono unico e distintivo. Band come Korn, Linkin Park, Limp Bizkit e Deftones hanno dominato le classifiche musicali di quel periodo, portando milioni di fan ad abbracciare questo nuovo sound. Se non hai mai ascoltato il Nu Metal, allora devi farlo subito!
Ma dove puoi trovare la migliore selezione di suoni Nu Metal? Ce n'è uno solo, ed è su Spotify. La piattaforma di streaming musicale offre una vasta gamma di brani del genere, dai grandi classici ai nuovi successi. Puoi creare la tua playlist perfetta con una selezione da capogiro di band e brani Nu Metal. Dai un'occhiata alla playlist ufficiale Nu Metal di Spotify per trovare nuovi pezzi da aggiungere alla tua raccolta musicale.
Se sei alla ricerca di una band o di un artista Nu Metal in particolare, cerca su Spotify. La piattaforma ti offrirà suggerimenti basati sui tuoi gusti musicali, aiutandoti a scoprire suoni che potresti non aver mai sentito prima. Inoltre, Spotify ti consente di seguire e ascoltare le stazioni radio di artisti specifici, così puoi scoprire nuove band di esteso.
Stai organizzando una festa o un evento musicale? Non c'è niente di meglio del Nu Metal per far saltare tutti sul dance floor! Dai brani più celebri come Numb di Linkin Park e Rollin' di Limp Bizkit ai pezzi più recenti come Bloody Valentine di Machine Gun Kelly, puoi trovare tutte le hits del genere su Spotify. Metti la tua playlist preferita Nu Metal, sblocca il volume e prepaparti a scatenarti.
Per concludere, il Nu Metal è stato uno dei generi musicali più importanti delle ultime due decadi, e continua ad essere una fonte di ispirazione per molti artisti oggi. Spotify è il posto migliore dove scoprire e esplorare il mondo del Nu Metal, sia per i fan di lunga data che per i nuovi appassionati. Con milioni di brani, playlist personalizzate e stazioni radio, non c'è miglior destinazione per la tua esplorazione musicale del Nu Metal.
Che tu sia un fan di vecchia data del Nu Metal o un nuovo appassionato del genere, Spotify è il posto giusto per scoprire e esplorare i suoni del Nu Metal. La piattaforma di streaming musicale offre una vasta scelta di brani, artisti e playlist personalizzate, aiutandoti a scoprire nuove band e a riscoprire i classici del genere. Preparati a scatenarti con le migliori hits del Nu Metal, tutto su Spotify!
Che tu sia un fan di vecchia data del Nu Metal o un nuovo appassionato del genere, Spotify è il posto giusto per scoprire e esplorare i suoni del Nu Metal. La piattaforma di streaming musicale offre una vasta scelta di brani, artisti e playlist personalizzate, aiutandoti a scoprire nuove band e a riscoprire i classici del genere. Preparati a scatenarti con le migliori hits del Nu Metal, tutto su Spotify!
Ultime canzoni aggiunte alla playlist:
1-Staind - All I Want
2- -
3-Tool - H
4-Staind - Believe
5-Tool - Aenema
Tags:
2023-02-12
Più di dieci motivi per ascoltare Nu Metal
NME, rivista inglese dedicata alla musica pubblicata sin dal lontano 1952 e ora attivamente presente in rete, elencò qualche anno fa in un articolo della sua redazione i dieci motivi per i quali “il nu metal è stato il peggior genere di tutti i tempi”. Un titolo perentorio, affrettato e magari dettato da una politica scaltra di clickbaiting, ma che se da una parte avrà attirato gli strali delle torme di fans di Korn, Limp Bizkit e Sistems of A Down, avrà allo stesso tempo raccolto approvazione da quei puristi dell’heavy che mal avevano digerito la contaminazione dell’originale spirito metal nella sua nuova declinazione degli anni novanta.
La storia della musica, ma in genere di ogni espressione umana artistica e culturale, è piena di esempi di stili nati in maniera del tutto spontanea, ai quali solo successivamente, e spesso con intenzioni denigratorie, viene dato un nome, una categoria, una definizione. A volte le etichette si appiccicano in maniera inestricabile alle creazioni che identificano; ogni tanto gli artisti si riconoscono negli appellativi con i quali vengono chiamati e altre volte rifuggono da ogni tentativo di catalogazione. Così il caso del nu metal: i primi album alla quale la critica musicale affibbia questo nome escono alla fine dello scorso millennio.
Non è metallo pesante puro: alleggeriti i lunghi assolo di chitarra grondanti virtuosismi distorti, e sostituiti con contaminazioni di altri universali sonori. C’è molto hip hop: parole come mitragliette, la voce che sbraita meno e alza la velocità e il ritmo. Ci sono sonorità più genuinamente rock, ritmi funk, introduzioni elettroniche dai piatti dei dj. Ma resta il sottofondo metal, anche se declinato in maniera del tutto nuova. Alcune di queste band sfondano il muro delle vendite, ribaltano il mercato, poi nel giro di dieci anni il nu diventa old, i detrattori crescono e gli stessi gruppi si discostano da una definizione ritenuta stretta, o scomoda.
Nomen omen, dicevano gli antichi: la maledizione di un nome che ti può inseguire fino a distruggerti. Nel grande calderone della musica, attorno al quale gli uomini ballano senza interruzione, il fuoco fonde persino il metallo, per forgiarlo poi in nuove e diverse forme.
La storia della musica, ma in genere di ogni espressione umana artistica e culturale, è piena di esempi di stili nati in maniera del tutto spontanea, ai quali solo successivamente, e spesso con intenzioni denigratorie, viene dato un nome, una categoria, una definizione. A volte le etichette si appiccicano in maniera inestricabile alle creazioni che identificano; ogni tanto gli artisti si riconoscono negli appellativi con i quali vengono chiamati e altre volte rifuggono da ogni tentativo di catalogazione. Così il caso del nu metal: i primi album alla quale la critica musicale affibbia questo nome escono alla fine dello scorso millennio.
Non è metallo pesante puro: alleggeriti i lunghi assolo di chitarra grondanti virtuosismi distorti, e sostituiti con contaminazioni di altri universali sonori. C’è molto hip hop: parole come mitragliette, la voce che sbraita meno e alza la velocità e il ritmo. Ci sono sonorità più genuinamente rock, ritmi funk, introduzioni elettroniche dai piatti dei dj. Ma resta il sottofondo metal, anche se declinato in maniera del tutto nuova. Alcune di queste band sfondano il muro delle vendite, ribaltano il mercato, poi nel giro di dieci anni il nu diventa old, i detrattori crescono e gli stessi gruppi si discostano da una definizione ritenuta stretta, o scomoda.
Nomen omen, dicevano gli antichi: la maledizione di un nome che ti può inseguire fino a distruggerti. Nel grande calderone della musica, attorno al quale gli uomini ballano senza interruzione, il fuoco fonde persino il metallo, per forgiarlo poi in nuove e diverse forme.
Tag: nu metal, NME, System of a Down, Korn, Limp Bizkit, rap, funk, rock
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