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Roy Buchanan

Roy Buchanan: La chitarra che parlava. La storia della musica è ricca di artisti che hanno lasciato il segno con le loro melodie. Talvolta però, alcuni di loro non hanno avuto la fortuna di ricevere il giusto riconoscimento. Questo è il caso di Roy Buchanan, il chitarrista americano che nel corso della sua carriera ha influenzato molti artisti a venire. In questo post, esploreremo la sua storia, le sue migliori canzoni e i migliori album per regalare l'attenzione che merita.
Roy Buchanan iniziò a suonare la chitarra da giovane, a seguito di un'esperienza traumatica: la sua sorella era morta e lui si sentiva solo. La musica divenne la sua compagna di vita e la chitarra il suo strumento. Si esibì in vari locali in tutta la Virginia occidentale prima di firmare il suo primo contratto discografico nel 1971. Da quel momento in poi, Roy divenne famoso per il suo modo di suonare la chitarra, tanto che venne definito il chitarrista che parlava.
Le canzoni più famose di Roy Buchanan sono state spesso quelle in cui la sua chitarra raccontava una storia. The Messiah Will Come Again è uno dei suoi brani più iconici: è stato il suo tributo a Jimi Hendrix e la chitarra vi è utilizzata è davvero incredibile. Hey Joe è un'altra canzone che ha dato a Buchanan la possibilità di esibire la sua abilità con la chitarra. Tra le sue canzoni meno conosciute, si può menzionare Sweet Dreams, che è un'emozionante ballata, dedicata alla sua ex moglie.
Nel corso della sua carriera Roy Buchanan ha pubblicato diversi album, anche se non tutti hanno avuto successo a livello di vendite. Il suo album del 1972, intitolato Roy Buchanan, è stato considerato dalla critica uno dei migliori album rock strumentali della storia. Un altro album che vale la pena menzionare è That's What I Am Here For, pubblicato nel 1974, che ha raggiunto il 97° posto nella classifica Billboard. In questo album, Roy dimostra la sua abilità a passare da un genere all'altro: si passa dal blues al rock, dal country alla musica classica.
L'impatto di Roy Buchanan sarebbe stato enorme, se solo fosse stato apprezzato al momento giusto. L'artista influenzò musicisti come Jeff Beck, Gary Moore e Danny Gatton, solo per citarne alcuni. Il modo in cui Roy sapeva far parlare la chitarra è stato preso come modello da molti artisti successivi a lui. Ironia della sorte, Roy morì in circostanze tragiche nel 1988, quando era ancora in piena attività.
Roy Buchanan, il chitarrista che parlava, ha influenzato la storia della musica con il suono della sua chitarra. Nonostante non abbia ricevuto il riconoscimento che meritava, il suo impatto sulla musica non può essere sottovalutato. Le sue canzoni e i suoi album resteranno sempre un'ispirazione per i musicisti di ogni genere e ci ricordano che la musica continua a parlare alle nostre anime.
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2023-06-06

Roy Buchanan: uno sguardo alla carriera e allo stile musicale del grande artista

Roy Buchanan è stato un chitarrista americano molto apprezzato soprattutto negli anni '60 e '70, nonostante non abbia mai raggiunto la popolarità di altri artisti. Noto per la sua abilità tecnica nello strumento e per lo stile blues rock, Buchanan ha lasciato un'impronta importante nella storia della musica. In questo articolo approfondiremo la sua carriera e lo stile musicale, esaminando le migliori informazioni disponibili e i concerti più belli e ricordati.

Buchanan è nato a Ozark, Arkansas, il 23 settembre 1939 ed è cresciuto in una famiglia di musicisti. La sua passione per la chitarra è nata fin da piccolo e negli anni '50 si è trasferito in California per sviluppare il suo talento a livello professionale. Ha suonato con diversi artisti, tra cui Ronnie Hawkins and The Hawks e la band di Dale Hawkins. Tuttavia, è stato solo negli anni '70 che ha affermato il suo stile, diventando uno dei chitarristi più riconoscibili del panorama musicale.

Riguardo lo stile musicale, Buchanan ha utilizzato una vasta gamma di effetti, tra cui la distorsione, il vibrato e il wah-wah, che gli hanno permesso di creare suoni unici e inconfondibili. Alcune delle sue canzoni più famose includono Sweet Dreams, Peter Gunn e Soul Dressing. Molte delle sue performance dal vivo sono state registrate e pubblicate su album, mostrando la sua grande abilità tecnica che è sempre stata all'altezza delle sue registrazioni in studio.

Uno dei concerti più belli e storici di Buchanan è stato quello del 1974 al Rockpalast di Colonia, in Germania. Il concerto ha una durata di circa due ore e mostra il lato più elettrico ed energico della sua musica. La sua performance in questa occasione è stata particolarmente intensa e raggiunge il suo culmine durante l'esecuzione di Roy's Bluz, dove il chitarrista dimostra la sua abilità tecnica nei soli di chitarra.

Un altro concerto che vale la pena menzionare è quello al Austin Opera House nel 1976, durante il quale Buchanan suona la sua celebre The Messiah Will Come Again. La canzone mostra il suo stile di chitarra emotivo e toccante che ha reso Buchanan amatissimo da molti.

Roy Buchanan è stato un grande artista che ha contribuito in modo significativo alla musica degli anni '60 e '70. Il suo stile di blues rock innovativo e l'abilità tecnica lo hanno reso uno dei chitarristi più rispettati del panorama musicale. I concerti che ha tenuto nel corso della sua carriera sono diventati momenti storici per gli appassionati di blues rock e la sua musica è ancora ascoltata con grande apprezzamento. Quei futuri musicisti che volessero prendere ispirazione da un grande chitarrista non potrebbero fare di meglio che ascoltare la musica di Roy Buchanan e concentrandosi sulla sua abilità tecnica unica.
Tag: Roy Buchanan, migliori canzoni, concerti, critica, biografia musicale
CANZONI ROY BUCHANAN - LA CLASSIFICA DEI TOP BRANI DELL'ARTISTA
1 - Fly... Night Bird
2 - Sweet Dreams
3 - When a Guitar Plays the Blues
4 - The Messiah Will Come Again
5 - Hey Joe
6 - Chicago Smokeshop
7 - Peter Gunn
8 - Five String Blues
9 - Mrs. Pressure
10 - Hawaiian Punch
11 - Wayfaring Pilgrim
12 - Down By The River
13 - Baltimore
14 - That Did It
15 - Short Fuse
16 - Green Onions
17 - Pete's Blue
18 - Tribute To Elmore James
19 - My Baby Says She's Gonna Leave Me
20 - Beer Drinking Woman
21 - Hey Joe (live)
22 - I Am A Lonesome Fugitive
23 - Thank You Lord
24 - John's Blues
25 - Ramon's Blues
26 - Roy's Bluz
27 - Black Autumn
28 - Drowning On Dry Land
29 - Matthew
30 - Cajun
31 - Country Preacher
32 - There'll Always Be
33 - Filthy Teddy
34 - You Can't Judge A Book By The Cover
35 - Why Don't You Want Me?
36 - Ain't No Business
37 - Can I Change My Mind? (live)
38 - Country Boy
39 - Whiplash
40 - Turn To Stone
41 - Haunted House
42 - Please Don't Turn Me Away
43 - Country Boogie
44 - Hot Cha
45 - Sweet Dream