Electroclash
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2022-10-12
Il cabaret musicale dell’Electroclash
L’electroclash è un sotto-genere del synthpop e della house che è nato negli anni ’80, anche se la parola stessa è stata pubblicizzata solo dal 2001 dal suo pioniere Larry Tree. Le sue radici affondano nella new wave e nell’electro, nella disco house e nell’alternative dance degli anni ’80. Si tratta di un genere basato su una sessualità davvero ostentata in chiave burlesque, che dal punto di vista dei testi sfrutta molto la vena ironica. Musicalmente ci sono collegamenti con la musica degli anni ’70; Andy Warhol e i Kraftwerk sono gli ispiratori principali.
Tra il 2000 e il 2001 si è diffuso in tutto il mondo partendo come movimento underground, ma acquisì grande popolarità grazie ad artisti che sono diventati davvero star, come il disc jockey David Guetta e i Chemical Brothers. Sempre musicalmente, si notano dei sintetizzatori veloci su cui vengono urlati testi abbastanza minimalisti. Si tratta di una specie di cabaret musicale che è servito a creare una nicchia che si è piano piano allargata. Da notare l’uso quasi integrale della drum machine, strumento creato per imitare il suono dei tamburi e delle percussioni, specialmente con le cosiddette ‘drum synth’ che riproducevano i suoni tramite un sintetizzatore che poteva essere sia analogico sia digitale. L’electroclash è anche conosciuto come ‘nouveau disco’, di cui ricordiamo il brano di Frank Sinatra.
È un genere che nacque in reazione alle formule rigide della techno music con sottolineature sui testi e sul senso di humour e fu descritto all’inizio come una delle reazioni più interessanti in ambito musicale nella storia recente della disco music. Una cosa particolare è la critica spesso feroce che molte etichette hanno ricevuto nei primi anni 2000 da molti dei propri acclamati protagonisti, alcuni dei quali addirittura firmarono un Manifesto Anti-Electroclash dove si lamentavano del fatto che il loro stile era stato venduto da chi gestiva i media e che quando fu loro chiesto di questo stile risposero che non si trattava di nient’altro se non ciò che si conosceva da cinque anni e che stava avendo in quel momento l’ennesimo revival.
Tra il 2000 e il 2001 si è diffuso in tutto il mondo partendo come movimento underground, ma acquisì grande popolarità grazie ad artisti che sono diventati davvero star, come il disc jockey David Guetta e i Chemical Brothers. Sempre musicalmente, si notano dei sintetizzatori veloci su cui vengono urlati testi abbastanza minimalisti. Si tratta di una specie di cabaret musicale che è servito a creare una nicchia che si è piano piano allargata. Da notare l’uso quasi integrale della drum machine, strumento creato per imitare il suono dei tamburi e delle percussioni, specialmente con le cosiddette ‘drum synth’ che riproducevano i suoni tramite un sintetizzatore che poteva essere sia analogico sia digitale. L’electroclash è anche conosciuto come ‘nouveau disco’, di cui ricordiamo il brano di Frank Sinatra.
È un genere che nacque in reazione alle formule rigide della techno music con sottolineature sui testi e sul senso di humour e fu descritto all’inizio come una delle reazioni più interessanti in ambito musicale nella storia recente della disco music. Una cosa particolare è la critica spesso feroce che molte etichette hanno ricevuto nei primi anni 2000 da molti dei propri acclamati protagonisti, alcuni dei quali addirittura firmarono un Manifesto Anti-Electroclash dove si lamentavano del fatto che il loro stile era stato venduto da chi gestiva i media e che quando fu loro chiesto di questo stile risposero che non si trattava di nient’altro se non ciò che si conosceva da cinque anni e che stava avendo in quel momento l’ennesimo revival.
Tag: electroclash, synthpop, drum, machine, synth
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