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Artista: Peter Gabriel Album: Full Stretch


Anno: 2011
Tempo: 0:0-1

Una critica dell'album Full Stretch di Peter Gabriel


Peter Gabriel è un artista inglese nato nel 1950, noto soprattutto per la sua partecipazione alla band Genesis e per la sua carriera da solista. Il suo genere musicale spazia dal rock al pop, fino alla world music. Full Stretch, pubblicato nel 2014, è l'album che lo ha visto tornare sulla scena musicale dopo un paio di anni di pausa. In questo articolo analizzeremo i tratti principali di questo album, considerato dalla critica non completamente riuscito.

Full Stretch è un album composto da brani originali, ad eccezione di una cover di Come Talk to Me di Gabriel stesso, proposta in chiave acustica. Le tracce presenti nell'album, pur ispirandosi ai diversi generi musicali preferiti dall'artista, sono comunque accomunate da un sound eclettico e innovativo, che rispecchia appieno la personalità e l'estro creativo di Gabriel.

In particolare, tra le tracce migliori di Full Stretch si possono annoverare Courage, un brano potente e coinvolgente che racconta la forza di carattere e la determinazione degli individui, e I'm Amazing, un pezzo che racconta la storia di un uomo eccezionale, che ha vissuto e ha visto cose che pochi altri sono riusciti a vivere. Quest'ultima canzone è un omaggio a Muhammad Ali, il leggendario pugile americano scomparso nel 2016.

Nonostante ciò, però, Full Stretch non è riuscito a convincere del tutto la critica. Molte recensioni infatti hanno evidenziato come l'album, pur essendo pieno di potenzialità, sia stato realizzato in modo sbrigativo e acerbo. La produzione delle canzoni risulta spesso inadeguata e alcuni arrangiamenti appaiono poco curati. Inoltre, anche la voce di Gabriel sembra spesso stonata e incerta, diversamente da come era solito fare in passato.

In definitiva, Full Stretch di Peter Gabriel è un album che tenta di esplorare nuovi territori e di reinventarsi, ma non riesce a convincere del tutto. Nonostante ci siano alcune tracce interessanti e coinvolgenti, il lavoro su ogni singolo brano, dalla produzione alla realizzazione, risulta superficiale e non all'altezza della grande fama di Gabriel. In ogni caso, l'artista britannico ha dimostrato ancora una volta di non avere paura di sperimentare e di osare, a dispetto di qualsiasi criticità.