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Artista: Weezer Album: Maladroit


Anno: 2002
Tempo: 33:49

L'album Maladroit dei Weezer: la perfezione dell'Imperfezione


I Weezer sono un gruppo statunitense di rock alternativo che nasce nella metà degli anni '90. La band, composta da Rivers Cuomo (voce e chitarra), Patrick Wilson (batteria), Brian Bell (chitarra) e Scott Shriner (basso), ha saputo farsi apprezzare durante gli anni '90, riuscendo ad entrare a far parte della cultura popolare del tempo grazie ai loro singoli radiofonici. In questo articolo, parleremo dell'album del 2002, Maladroit, un lavoro che ha rappresentato un'evoluzione musicale per la band. Vi guideremo alla scoperta delle migliori canzoni di questo album, della genesi dietro ad esse e delle ovvie critiche fatte all'artista e all'album.

Il genere di cui i Weezer fanno parte è il rock alternativo, una tendenza che si sviluppò nella seconda metà degli anni '80, contraddistinta da una concezione alternativa del rock. Maladroit rappresenta un passo avanti per la band, che, lasciando da parte gli arrangiamenti radio friendly, propone un album più ruvido e potente rispetto ai precedenti. Il disco inizia con American Gigolo, una traccia abrasiva che va ad alternarsi con Dope Nose, uno dei brani di maggior successo dell'album e uno dei primi a mostrare il nuovo sound dei Weezer.

Le chitarre, in questo album, hanno un ruolo centrale. Le imbattibili riffs dell'ineccepibile Cuomo si alternano a soli di chitarra graffianti. Il tutto è arricchito da una batteria energica e un basso pulsante. La genuinità di questo lavoro è presente anche nei testi dei brani, spesso giudicati infantili, ma che nascondono una critica sottile alla società di allora. Nessuno è immune alla nostalgia, e la band sa come giocare con le sensazioni e i ricordi dell'ascoltatore. La giocosità e l'innocenza di Keep Fishin' e Slob sembrano riportarci ad un'epoca ormai lontana, fatta di cassette regalate da amici, dolcetti mangiati al parco e piccole sfide quotidiane che sembravano all'epoca importantissime.

Il sound del gruppo non è l'unico punto di forza dell'album: la sua genesi è particolarmente interessante. Dopo il fallimento artistico dell'album Songs From The Black Hole non pubblicato, Cuomo decise di cercare un'alternativa, in modo da riuscire a riprendere il controllo creativo. Così, nel 2001, i Weezer fondarono uno studio di registrazione a Los Angeles, chiamandolo Weezer's Hospital. In meno di un anno, la band diede vita a ben 60 canzoni e di queste selezionò quelle che entrarono a far parte di Maladroit.

Nonostante il successo dell'album, le critiche arrivarono in particolare nel testo, giudicate come banali e puerili. Ma anche la musica venne presa di mira nonostante la sua genuinità, accusata di essere troppo commerciale. In ogni caso, Maladroit rimane un album importante nella storia della band e del rock alternativo.

Maladroit è un album che non si dimentica facilmente. Le chitarre graffianti, la batteria inesorabile e i testi spesso malinconici sembrano portarci indietro al periodo d'oro del rock alternativo. Nonostante qualche critica sulla banalità dei testi, l'album è stato unanimamente apprezzato per la sua sincerità e una freschezza creativa che ancora oggi lo rende un disco interessante da ascoltare. Le canzoni più rappresentative rimangono Dope Nose, Keep Fishin' e Slob. In definitiva, Maladroit ha confermato, ancora una volta, il talento dei Weezer come band che non smetterà mai di cambiarci la vita con la loro musica.