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House music

Cassa dritta, piatto in controtempo, mille corpi che si strusciano nelle discoteche di tutto il mondo, capi firmati, bottiglie di champagne e privè di lusso. Camicie e pantaloni, vestitini minimal che infiammano il desiderio di party estivo e spiaggia, cocktail fino al tramonto e oltre. Dalla città del vento, Frankie Knuckles miscela dance vintage e nuove hit, in un fluido sonoro che riempie l’udito mai sazio di dell’hihat in levare, con quel French Touch di Daft Punk e Bob Sinclair, incoraggiato da bassi incalzanti ed eleganti. Il genere di musica da discoteca più commerciale e più ascoltato, unisciti alla massa danzante. La musica house è la musica piú ballabile fra i generi dance, questo è il suo punto forte per il successo in discoteca.

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2022-08-20

Frankie Knuckles, l’inventore della musica house

Non c’è serata in discoteca degna di tale nome senza che, in almeno una parte del set, il dj non passi qualche pezzo di musica house. Siamo nel campo della musica elettronica, in cui a farla da padrone sono lo 'snare', l’hi-hat e un groove con giri di basso – sintetico, elettrico o acustico – in una o due battute. Di cosa stiamo parlando? Per i non esperti del settore, semplicemente di quello che contraddistingue il genere e fa ballare le generazioni dance ormai da oltre trent’anni, da quando veniva passato per la prima volta al Waterhouse di Chicago.

Disk Jockey del Warehouse, storico locale dal quale l’house prende il suo nome, era Frankie Knukles, soprannominato 'the Godfather of House' e in quanto tale riconosciuto come suo creatore. Iniziata la sua carriera nel 1971, la sua abilità lo portò presto ad esser ingaggiato in locali popolari, al fianco di rinomati dj; ad esempio, affiancò Nicky siano e Larry Levan al Gallery, New York. Se vi siete mai chiesti chi fu a farsi venire in mente l’idea del mixaggio o chi furono i primi ad utilizzare più di due piatti per inserire effetti sonori passando da un brano all’altro, la risposta è proprio il trio sopra citato, insieme a Kenny Carpenter.

Quando nel 1976 Levan rifiutò l’ingaggio al Warehouse per non lasciare la cena newyorkese, Knuckles diventò il dj resident del locale. Il pubblico di Chicago era diverso da quello con cui era abituato ad avere a che fare: iniziò così con le prime sperimentazioni sonore elettroniche e il re-editing dei brani, usando sintetizzatori e registratori per manipolare vecchi pezzi jazz, funk e soul. Nacque così la house music, ma non solo: è anche grazie al contributo di Knuckles che la figura professionale del dj passò dall’essere un semplice addetto alla musica ad un artista in grado di creare i propri pezzi.

Passando da un locale all’altro, Knuckles vide la propria carriera decollare: aprì un locale proprio, diventò produttore, fondò la Def Mix Productions insieme ad altri amici newyorkesi, incise propri album (Beyond The Mix, 1991, "Welcome To The Real World", 1995, "A New Reality", 2004). Purtroppo, Frankie Knuckles ci lascia precocemente, l’1 aprile 2014, a causa dell’aggravarsi della sua condizione fisica già provata dal diabete, di cui soffriva da tempo.

Resta la sua eredità in musica, che già negli anni ’80 aveva raggiunto l’Europa spopolando anche nel vecchio continente. A riportare la house music alla ribalta dentro le discoteche e i locali dance, negli anni 2000, nomi come Daft Punk, Dimitri from Paris e Bob Sinclair.
Tag: musica house, ballare, knukles, elettronica, warehouse
2022-02-17

La grande scia della musica house

L'articolo di oggi ci porta in un mondo incredibile, quello del genere musicale della House music, genere che ha subito tantissime trasformazioni nel corso dei decenni. La musica house è, a tutt’oggi, un fenomeno musicale che resiste ancora nel tempo, con una grandissima dimostrazione di longevità rispetto ad altri generi musicali che sono apparsi e rapidamente scomparsi oppure sono stati digeriti da altri generi, spesso trasformandosi in altri. Attualmente accendendo la radio, troviamo alcune rubriche specializzate in musica House, sebbene in alcuni casi, svariati brani vengono trasmessi, forse per comodità o per indicazioni commerciali, all'interno delle classifiche Pop. Tuttavia, a prescindere dallo scaffale dove viene etichettata la musica, molto spesso ci capita di poter ascoltare brani come: Tiësto & Dzeko feat. Lena Leon con Halfway There, ed ancora il famosissimo Armin van Buuren con Turn It Up, oppure Low Steppa con You’re My Life, Hector Couto con Seduction. Il fortunato e bravissimo artista David Guetta & Tom Staar con This Ain’t Techno oppure ancora Sunnery James, Ryan Marciano & Bruno Martini feat. Mayra con Shameless.
Ma se questi sono i brani che caratterizzano solo i primi mesi del 2019, che anzi sono propriamente inseriti nelle Chart di Aprile, quali sono i brani che hanno segnato la musica House negli anni precedenti? Intanto per fare un discorso che abbia un buon filo logico, forse dovremmo partire dagli inizi. La musica House è un genere caratteristico degli anni 80, in quegli anni abbiamo avuto la possibilità di ascoltare degli artisti che poi, esattamente dalla seconda metà degli anni 80 in avanti, si sono rivelati essere dei veri pionieri di questo genere musicale. Forse alcuni di voi ricorderanno i Technotronic con la loro Pump Up The Jam, oppure Chip E con Its House ed ancora i Jungle Brothers con I'll House You. Andando a rivedere i prodotti commercializzati da questi artisti, attualmente potrebbero quasi far sorridere. Certamente lo farebbero, se analizzati 30 anni dopo, in un periodo, qual’è quello attuale, caratterizzato da una musica molto più moderna, con suoni più raffinati e tecnologicamente avanzati, certamente meno raffazzonati, ma checchè ne dicano i detrattori, la vera musica House è partita da questi anni, con gruppi del calibro di Mr Fingers ancora D Mob.
Il genere è palesemente una derivazione del Rap anni 80, caratterizzato da dei campionamenti ossessivi, un ritmo peculiare, che nasce prevalentemente per garantire la continuità del ballo in una discoteca. Si caratterizza certamente per essere un genere musicale povero di contenuti vocali, nella quale i testi hanno veramente scarsa importanza. L'evoluzione ha portato alla creazione di ritmi sempre più raffinati, con l’utilizzo di suoni sempre più migliorati, anche grazie a nuovi sintetizzatori, campionatori e drum machine. Pertanto adesso nelle discoteche, grazie alle nuove tecnologie audio-video, si possono ascoltare dei veri spettacoli di House music molto moderni. Ma in alcuni casi, per gli amanti del vintage si organizzano spesso delle serate revival, che raggruppano la musica suonata agli albori, che possono catapultare l'utente indietro di 30 anni con uno schiocco di dita.
Tag: musica house, avicii, tiesto, londra, house music

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