Garage house
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2022-09-06
Non potersi permettere di entrare in discoteca, e rimanere nel parcheggio con la Garage House
Come genere musicale, la garage house nacque a New York agli inizi degli anni ’80, anticipando l’avvento dell’house, grazie al disc jockey Larry Levan che era il resident DJ di una discoteca chiamata Paradise Garage, nel Greenwich Village, nata per essere un clone del famoso Studio 54, dove era diventato una specie di guru e i suoi interventi furono definiti ‘La Messa del Sabato Sera’. Il locale oltre che per gli amanti della disco, divenne anche un punto di riferimento culturale per la comunità gay di New York: inizialmente, infatti, i membri erano tutti gay e si entrava solo con un abbonamento, non venivano venduti biglietti singoli. Il successo ottenuto convinse però i gestori ad aprirsi al mondo esterno, e così anche la musica si aprì alle molte diverse influenze e culture eterogenee.
Va ricordato che il primo video di Madonna ‘Everybody’ è stato proprio girato al Paradise Garage. Tra gli artisti che si sono esibiti lì, ricordiamo Grace Jones, Patti Labelle, Chaka Khan, Amanda Lear e Natalie Cole. Alcuni, però, identificano questo come un genere nato prima della house. Si tratta di musica da discoteca, certamente molto vicina alla disco, realizzata con grande uso di sintetizzatori e drum machine, ma anche con parti strumentali e cantato (e in questo si distingue dalla house). Dieci anni dopo nacque quella che è stata definita UK garage in Inghilterra. I ritmi sono molto più lenti, con l’aumento delle influenze soul rispetto alla Chicago house, con riff di piano che hanno una chiara influenza derivata dalla musica gospel e la quasi esclusiva presenza di voci femminili.
Facile pronosticarne il successo che gli fu tributato in tutto il mondo, grazie anche alla diffusione di queste musiche sulle onde dalle nascenti stazioni radio dedicate a questo genere musicale; finita l’era delle radio aperte a tutti i generi, cominciarono, infatti, a nascere radio che trasmettevano un solo genere musicale, specialmente di notte, che riuscivano a catturare l’ambiente delle discoteche dell’epoca e con questo l’ascolto delle molte migliaia di teenager che magari non si potevano permettere l’ingresso. Tra i gruppi di garage house ricordiamo i Masters At Work, Klein + MBO e i Brothers In Rhythm.
Va ricordato che il primo video di Madonna ‘Everybody’ è stato proprio girato al Paradise Garage. Tra gli artisti che si sono esibiti lì, ricordiamo Grace Jones, Patti Labelle, Chaka Khan, Amanda Lear e Natalie Cole. Alcuni, però, identificano questo come un genere nato prima della house. Si tratta di musica da discoteca, certamente molto vicina alla disco, realizzata con grande uso di sintetizzatori e drum machine, ma anche con parti strumentali e cantato (e in questo si distingue dalla house). Dieci anni dopo nacque quella che è stata definita UK garage in Inghilterra. I ritmi sono molto più lenti, con l’aumento delle influenze soul rispetto alla Chicago house, con riff di piano che hanno una chiara influenza derivata dalla musica gospel e la quasi esclusiva presenza di voci femminili.
Facile pronosticarne il successo che gli fu tributato in tutto il mondo, grazie anche alla diffusione di queste musiche sulle onde dalle nascenti stazioni radio dedicate a questo genere musicale; finita l’era delle radio aperte a tutti i generi, cominciarono, infatti, a nascere radio che trasmettevano un solo genere musicale, specialmente di notte, che riuscivano a catturare l’ambiente delle discoteche dell’epoca e con questo l’ascolto delle molte migliaia di teenager che magari non si potevano permettere l’ingresso. Tra i gruppi di garage house ricordiamo i Masters At Work, Klein + MBO e i Brothers In Rhythm.
Tag: garage, punk, new, york, studio, 54, ballare
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