Electro punk
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2022-10-25
La svolta elettronica dell’Electro Punk
L’electro punk è generalmente associato come nascita al 1977, a seguito di un articolo del 1979 del San Francisco Examiner che parlava di punk che suonano le tastiere riferendosi al gruppo degli Screamers, ma vanno anche ricordati i Suicide. In effetti, la cosa era particolare perché il punk, sia quello nato in Gran Bretagna sia la costola Americana, aveva un’enorme predominanza delle chitarre e in pratica le band che usavano sintetizzatori al posto delle chitarre erano talmente scarse e con poco seguito che si può ritenere questo il motivo per cui questo genere ha tardato a essere riconosciuto autonomamente.
L’electro punk è stato anche chiamato synth punk, termine coniato nel 1999 per individuare quei gruppi che volevano sostituire le chitarre con i sintetizzatori che allo scopo di sottolineare lo spirito anarchico tipico delle band punk. Come sempre accade, nasce dalla voglia di differenziarsi da parte di alcuni gruppi che volendo mantenere l’impronta di base si aprivano tuttavia ad influenze più disparate. Dobbiamo annoverare tra questo genere di complessi soprattutto i Devo, che a loro volta saranno un punto di riferimento per molte band che seguiranno. In molte band le chitarre ci sono ancora, anche se non hanno più grande presenza; un altro aspetto da notare è sicuramente l’allungamento della durata dei brani in questione che perdono quell’aspetto ristretto che il punk aveva agli inizi e cominciano a spaziare, concedendo maggiori possibilità musicali ai musicisti.
Non ci sono certo spazi per assolo, e anche le voci sono spesso filtrate. Questo genere musicale non è mai stato esposto al mainstream, e anche se non annovera un gran numero di seguaci è stato importante perché fonte di ispirazione per molti generi che sono arrivati più tardi, come ad esempio il dance punk, ma anche la new wave e a quello che è stato chiamato electronic rock. Tratto caratteristico dei testi di questo genere musicale è l’ironia che si basa su accostamenti anche kitsch e spesso tematiche legate alla fantascienza, cosa che li differenzia davvero dal punk originale, rendendo questa musica un po’ più aperta concettualmente verso il futuro.
L’electro punk è stato anche chiamato synth punk, termine coniato nel 1999 per individuare quei gruppi che volevano sostituire le chitarre con i sintetizzatori che allo scopo di sottolineare lo spirito anarchico tipico delle band punk. Come sempre accade, nasce dalla voglia di differenziarsi da parte di alcuni gruppi che volendo mantenere l’impronta di base si aprivano tuttavia ad influenze più disparate. Dobbiamo annoverare tra questo genere di complessi soprattutto i Devo, che a loro volta saranno un punto di riferimento per molte band che seguiranno. In molte band le chitarre ci sono ancora, anche se non hanno più grande presenza; un altro aspetto da notare è sicuramente l’allungamento della durata dei brani in questione che perdono quell’aspetto ristretto che il punk aveva agli inizi e cominciano a spaziare, concedendo maggiori possibilità musicali ai musicisti.
Non ci sono certo spazi per assolo, e anche le voci sono spesso filtrate. Questo genere musicale non è mai stato esposto al mainstream, e anche se non annovera un gran numero di seguaci è stato importante perché fonte di ispirazione per molti generi che sono arrivati più tardi, come ad esempio il dance punk, ma anche la new wave e a quello che è stato chiamato electronic rock. Tratto caratteristico dei testi di questo genere musicale è l’ironia che si basa su accostamenti anche kitsch e spesso tematiche legate alla fantascienza, cosa che li differenzia davvero dal punk originale, rendendo questa musica un po’ più aperta concettualmente verso il futuro.
Tag: electro, punk, suicide, sintetizzatore
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