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Artista: Big L Album: The Big Picture


Anno: 2000
Tempo: 56:12

Recensione critica dell'album The Big Picture di Big L


La carriera dell'artista Big L è stata interrotta prematuramente a causa della sua morte avvenuta nel 1999, ma il suo album postumo The Big Picture uscito nel 2000 ha confermato il suo status di rapper eclatante nel mondo dell'hip hop. In questo post, esamineremo questo album da ogni angolazione, esplorando i suoi suoni, testi e stile, nonché ricordando alcuni dei momenti salienti del percorso musicale di Big L.
The Big Picture è un album postumo ed è stato pubblicato diversi mesi dopo la morte di Big L. È stato prodotto da DJ Premier, Ron Browz ed altri grandi produttori dell'hip hop. Si può notare una presenza massiccia di campionamenti e vecchi ritmi, accompagnati da spezzoni di notizie e dialetti. L'album contiene una forte attenzione alle liriche e l'abilità di Big L di narrare storie strazianti con la sua voce rauca e poderosa.
Uno dei punti di forza dell'album risiede nel suo stile unico. Big L eccelle nell'arte del rap e la sua tecnica è evidente in ogni canzone. Ogni rap è provvisto di un particolare schema che si adatta bene alle sue liriche, sperimentando con diverse tecniche di stili di rime. Questo lo rende senza dubbio uno degli album di riferimento dell'hip hop degli anni '90.
Quando si tratta di canzoni, The Big Picture non delude. Ebonics è sicuramente uno dei suoi momenti più famosi, dove Big L definisce in maniera esilarante diversi slang di Harlem. In Flamboyant, Big L rappresenta in modo impeccabile il suo mondo, vantandosi di essere arrivato nel gioco dell'hip hop. Thicks è un'altra canzone che si differenzia per il suo stile innovativo, seguita da The Big Picture, che chiude l'album con una nota malinconica e riflessiva.
Ci sono, tuttavia, alcuni punti deboli nel lavoro di Big L. Molti testi, in particolare quelli osceni o violenti, potrebbero risultare eccessivi per alcuni ascoltatori e potrebbero offuscare il genio dietro le sue liriche. Inoltre, vi sono alcune canzoni che sembrano essere state tagliate, mantenendo infine la loro solitudine all'interno dell'album.
In conclusione, The Big Picture di Big L è un'opera fondamentale per gli amanti dell'hip hop. Big L è un artista che, seppur breve, ha lasciato un'impronta duratura sulla musica e questo album postumo ci dà una preziosa opportunità di apprezzare la sua arte. Anche se l'album non è perfetto, la maestria di Big L nel canto delle sue liriche, nonché la produzione di DJ Premier e Ron Browz, ne fanno un lavoro imperdibile. Se sei un fan dell'hip hop o stai cercando di esplorare nuove forme di musica, The Big Picture è sicuramente un album che dovresti aggiungere alla tua playlist.