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Bravo Baboon

Scopriamo la storia e la musica dei Bravo Baboon. Se sei alla ricerca di nuove band indie da ascoltare, allora devi assolutamente conoscere i Bravo Baboon. Formatosi nel 2015 a Milano, questo gruppo musicale ha conquistato il pubblico grazie alla sua musica dal sound particolare che fonde influenze rock, alternative e indie. In questo blog post, ti porteremo alla scoperta della loro storia, delle loro migliori canzoni e dei loro album più celebri.
I Bravo Baboon sono nati nel 2015, grazie alla voglia di creare nuova musica del cantante Andrea Careddu e del chitarrista Luca Spaghetti. Dopo aver reclutato il bassista Francesco Piras e il batterista Davide Rosa, la formazione del gruppo era completata. Fin dalla loro prima esibizione, i Bravo Baboon hanno dato il via a una serie di concerti che li hanno portati ad esibirsi sui principali palcoscenici d'Italia.
La loro musica è caratterizzata da un sound unico e particolare, che fonde influenze musicali diverse come il rock, l'alternative e il blues. Alcune delle loro migliori canzoni includono Burning Up, Sunny Day e Elephants in the Room. Queste canzoni sono state molto apprezzate dal pubblico e hanno permesso ai Bravo Baboon di consolidare la propria reputazione nel mondo della musica.
Uno dei loro album più celebri è sicuramente Youth, pubblicato nel 2018. Prodotto da David Lenci, questo lavoro ha permesso alla band di farsi conoscere anche al di fuori dei confini nazionali. Altri album che vale la pena di ascoltare includono Bravo Baboon e We Are Animals, caratterizzati dall'energia del gruppo e dalla loro passione per la musica.
Nonostante la loro giovane età, i Bravo Baboon hanno già condiviso il palco con band di fama internazionale tra cui gli Editors, i Franz Ferdinand e gli Alt-J. Questi successi hanno permesso loro di costruire una grande base di fan in Italia e all'estero.
I Bravo Baboon sono una delle band indie più interessanti del panorama musicale italiano e europeo. La loro musica unica e il loro entusiasmo per la musica hanno conquistato il pubblico e li hanno portati a diventare una realtà consolidata nel mondo della musica. Se non li hai ancora ascoltati, ti consigliamo di farlo al più presto per scoprire il loro stile unico e coinvolgente.
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LISTEN THE BEST BRAVO BABOON SONGS IN STREAMING

2022-10-11

Bravo Baboon, tre ragazzi e il nu jazz italiano - intervista, seconda parte

Leggi la prima parte dell'intervista nella sezione Nu Jazz.

- In Italia il dominio di generi musicali contemporanei guida classifiche e diffusione. Come vivete la scena jazz nel nostro paese, e come la vedete svilupparsi nel futuro?
Il problema a nostro avviso non è in chi domina gli ascolti. Il vero problema è che manca un collegamento reale con le nuove ondate di giovani che mescolano il jazz ad elementi innovativi vicini ai ragazzi e agli ascoltatori medi, quelli che fanno il mercato. In Inghilterra ad esempio è mainstream ascoltare afrobeat, nujazz, hip hop. C’è una spinta reale da parte di agenzie, organizzazioni, festival, cultori musicali. band come Comet is Coming, Kokoroko, Yussef Kamaal sono conosciuti in tutta Europa; qui in Italia queste band vengono a suonare e sono anche seguite, dunque vuol dire che il pubblico c’è ma va educato e soprattutto va messo al corrente che ci sono tante band italiane di questo tipo. Gilles Petersen in Inghilterra ci insegna che se ci sono i giusti canali si può arrivare a tanta gente, a patto che la musica sia pura! Qui non vediamo una spinta verso i giovani che vogliono provare ad aprire nuovi canali e noi non possiamo farci nulla; tuttavia la nostra determinazione ci spinge ad avere speranza e a vedere i casi sopra citati come stimoli ed esempi.

- Vi faccio una domanda provocatoria ;). Siamo nel mondo di YouTube, tutorial per imparare a suonare senza sforzo in 4 minuti di video e con 10 lezioni sei un capo. Cosa ne pensate di questi tutorial (e di chi li pubblica)?
Pensiamo che i tutorial di questo tipo possono essere utili ad alcuni e meno ad altre persone. Studiare musica però vuol dire andare oltre un video di 3 minuti. E' un percorso lento e pieno di sacrifici ma guidati dalla passione, nemmeno ci si rende conto del tempo che scorre. Il problema semmai è la superficialità dei nostri tempi; la frenesia, l’esigenza di fare tutto in tempi brevi. Ognuno è libero di approcciare alla musica come vuole, l’arte non ha confini ed è bella per questo ma la superficialità nella musica non porta in strade sicure e quindi ci sentiamo in obbligo di dire che purtroppo i tutorial non bastano a diventare un musicista, ma al massimo servono tecnicamente ad eseguire bene un determinato brano o esercizio. Oggi con l'avvento di YouTube, Spotify o altre piattaforme digitali, si ha molta più facilità nella fruizione musicale. Dall'altra parte però purtroppo si rischia di non concentrarsi sull'ascolto come un tempo ma di assumere un atteggiamento superficiale nei confronti della musica, senza un reale interesse, perdendo quasi la curiosità. Il fatto di poter ascoltare qualsiasi cosa in qualunque momento non rende unico quell'attimo, ma viene inserito in un contesto sociale molto caotico dove rischia di coprire un ruolo troppo marginale.

- Collaborate con molti artisti italiani, cosa vi regala questa esperienza, e come la riportate in Bravo Baboon?
Collaborare con artisti è sempre bello perché si cresce assieme. Abbiamo lavorato con tantissimi musicisti, anche grossi nomi, ed è sempre stato bellissimo portare un po’ di nostro nel loro mondo e vedere come riuscivano a sposarsi con la nostra musica. Per
Tag: Bravo Baboon, Nu Jazz, intervista, elettronica
CANZONI BRAVO BABOON - LA CLASSIFICA DEI TOP BRANI DELL'ARTISTA
1 - Humanify
2 - Oversea
3 - Space Donuts
4 - Afrodanish
5 - Forget to be present