english spanish italian

Artista: Soul Asylum Album: And the Horse They Rode In On


Anno: 1990
Tempo: 0:0-1

Una critica dell'album And the Horse They Rode In On dei Soul Asylum


I Soul Asylum sono un gruppo rock alternativo formatosi a Minneapolis nel 1981. La band è stata tra le più riconoscibili delle scene alternative rock degli anni '90, grazie alla loro energia e alle influenze punk rock, folk e country presenti nella loro musica. In questo articolo, analizzeremo il loro terzo album And the Horse They Rode In On e le canzoni contenute all'interno. Discuteremo anche il contesto in cui l'album è nato, insieme ai punti di forza e di debolezza della produzione artistica.

L'album And the Horse They Rode In On fu pubblicato nel 1990. Questo era l'anno in cui la scena grunge di Seattle ebbe la sua massima espansione, influenzando molti artisti alternativi in tutta l'America. Soul Asylum, che aveva sperimentato molte sonorità in passato, aveva trovato la propria identità musicale in questo contesto. L'album fu prodotto dalla Twin'tone Records, una piccola etichetta indipendente di Minneapolis.

L'album si apre con Spinnin', che inizia con un bel riff di chitarra e voce stridula di Dave Pirner. La canzone si evolve in un insieme di chitarre granitiche, batterie incisive e ritmi frenetici. La successiva Bitter Pill è un pezzo più melodico, che sembra essere un tributo alla scena musicale di Minneapolis dell'epoca. La terza canzone, Veil of Tears, ha un testo emozionante e i suoi arrangiamenti sono perfettamente adatti alla voce di Pirner. La canzone successiva, Nice Guys (Don't Get Paid) è un pezzo più up-tempo con un coro molto orecchiabile. L'album si chiude con la canzone strumentale Brand New Shine, che presenta sonorità folk e country che in qualche modo anticipano il lavoro successivo.

In generale, And the Horse They Rode In On è un album solido ma non straordinario. La band dimostra di avere talento tecnico e creativo, ma non sembra essere ai livelli dei grandi nomi dell'alternative rock delle loro epoche più prolifiche. L'album contiene molti momenti buoni, ma anche alcune canzoni che non lasciano un grande impatto sull'ascoltatore. Tuttavia, molte delle canzoni dell'album mostrano l'energia e la determinazione tipiche del gruppo. Le sonorità degli Soul Asylum sono un'intrigante mescolanza di elementi punk, folk, country e rock, e dimostrano una forte integrità artistica.

Conclusion: In conclusione, And the Horse They Rode In On dei Soul Asylum è un album che merita la nostra attenzione. Nonostante alcuni accenti deboli, le canzoni sono ben scritte e suonate con grande passione. Nel panorama dell'alternative rock americano degli anni '90, gli Soul Asylum non hanno raggiunto il successo dei loro colleghi come Nirvana, Pearl Jam o Soundgarden. Tuttavia, la loro eredità artistica è importante, dimostrando la vitalità della scena alternativa fuori dai grandi centri musicali degli Stati Uniti. Se sei un appassionato di musica alternativa, merita di farti un'idea di questo album e di questo gruppo.