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Artista: Automaton Album: Jihad: Points of Order


Anno: 1994
Tempo: 0:0-1

Recensione Critica dell'Album Jihad: Points of Order di Automaton


Automaton è un gruppo musicale di musica industrial metal fondato nel 1998 a Torino. L'album Jihad: Points of Order, è stato il loro secondo album pubblicato nel 2002 e rappresenta un'importante pietra miliare nella loro carriera. In questo post, analizzeremo criticamente l'album, descrivendone le migliori canzoni e aggiungendo qualche critica.
Il primo brano che salta all'orecchio nell'album è senza dubbio Count Zero, un'esplosione di suoni distorti e di urla che introduce l'ascoltatore alla perfezione nell'atmosfera inquietante dell'album. La traccia seguente, Jihad, è forse la più iconica del gruppo, grazie al riff di chitarra graffiante e alla voce di Simone Vallicelli, che declama testi sempre controversi e politicamente scorretti, come non si può parlare di giustizia senza parlare di violenza. Molto interessanti sono inoltre i campionamenti provenienti da film, serie tv e notiziari che permeano gran parte dell'album e gli conferiscono un taglio fortemente cinematografico e visionario.
L'album, tuttavia, presenta anche qualche difetto. Ad esempio, Star Raiders, pur essendo una traccia dalle sonorità interessanti e dalle influenze sci-fi, risulta un pò ripetitiva e poco coinvolgente, come se risentisse di una sorta di blocco creativo. La stessa cosa può essere detta per Soldiers of the Wastelands, un brano che pur avendo un inizio suggestivo e misterioso, si perde presto nella ripetizione e diventa quasi noioso.
Tuttavia, ci sono momenti di grande ispirazione nell'album, come Perfect Death, una canzone dalle tinte più dark e dal ritmo più lento, che dimostra la capacità del gruppo di sperimentare con sonorità nuove ma sempre riconducibili al sound distintivo degli Automaton. Anche Broken Links, un brano in cui l'elemento percussivo è molto forte, grazie all'utilizzo di campionamenti di armi da fuoco, merita di essere menzionato per la sua originalità e per il modo in cui riesce a creare un'atmosfera di tensione perfetta per l'ascoltatore.
In conclusion, l'album Jihad: Points of Order di Automaton rappresenta un'opera importante del gruppo e del genere industrial metal in generale. Le sonorità viaggiano tra l'aggressività e l'oscurità, le parole sono politicamente scorrette e la produzione è di altissimo livello. Sebbene ci siano alcuni momenti meno ispirati, il disco rimane un must per tutti coloro che amano l'industrial metal e la musica sperimentale in generale.