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Big beat

Evoluzione violenta e pop del breakbeat utilizzando suoni techno e house per dargli potenza e utilizzando strutture pop per dargli commercialitá. Il big beat viene rese famoso da musicisti come Fat Boy Slim, Chemical Brothers e dall´underground londinese. Sei pronto a prendere il tuo ritmo? Allora ascolta la musica Big Beat! Sia che tu stia cercando qualcosa di funky o energizzante, questo stile di elettronica ti farà muovere in pochissimo tempo. Con la sua miscela unica di elementi disco, funk e hip hop, Big beat offre canzoni con ritmi contagiosi e melodie accattivanti. Indossa le tue scarpe da ballo e senti le vibrazioni positive emanate dalle melodie groovy che aumentano i livelli di energia in alto. Sentiti inarrestabile come mai prima d'ora quando ascolti musica Big Beat!

Big Beat: Storia, generi, canzoni e critica
La musica Big Beat è stato un movimento molto rappresentativo degli anni '90. Definita come un mondo intero di suono dagli esperti di musica, questa categoria musicale ha influenzato il suono di molti degli artisti popolari dei nostri giorni. La sua energia folle e il suo richiamo all'avventura hanno conquistato molte generazioni di fan. Se vuoi saperne di più su Big Beat, leggi questo post. Qui troverai la storia, i generi, le migliori canzoni e qualche critica.
Big Beat, nato in Gran Bretagna durante gli anni '90, è un genere che combina elementi di hip hop, rock, elettronica, e molte altre tipologie di musica. È una categoria musicale con molteplici influenze e può accogliere molte sottocategorie. Artisti come Fatboy Slim, The Chemical Brothers, Propellerheads, e altri hanno influenzato il genere e si sono considerati precursori di questo movimento.
Ci sono molte sottocategorie nel Big Beat. Ognuna di esse ha una propria identità musicale. Alcune delle categorie più note includono il Breakbeat, il Funky Breaks, il Nu Skool Breaks, ed il Booty Bass. Il Breakbeat è la categoria più influente del Big Beat e unisce un beat simile a quello dell'hip hop con un suono di batteria molto pronunciato. Il Funky Breaks include un suono molto più funk e soul. Il Nu Skool Breaks è caratterizzato da un suono più contemporaneo. Mentre il Booty Bass utilizza un basso pesante e acuto per creare un groove musicale.
Se stai cercando le migliori canzoni del movimento Big Beat, ecco alcuni dei classici che non possono mancare nella tua playlist. Praise You dei Fatboy Slim, Setting Sun dei Chemical Brothers, Spybreak! dei Propellerheads e Block Rockin' Beats dei Chemical Brothers sono solo alcune delle tracce che hanno segnato questo genere. Queste canzoni ti daranno un'idea del sound caotico, energico e divertente del Big Beat.
Nonostante la sua popolarità, il genere del Big Beat non è privo di critiche. Alcuni esperti di musica hanno criticato questo movimento musicale per aver concentrato l'attenzione sulla ricerca di una grande esperienza sonora piuttosto che sulla creazione di una musica di qualità. Inoltre, molti hanno accusato il Big Beat di essere un prodotto prodotto commercialmente, con l'abilità di fare soldi ma senza il cuore e la sostanza di altri generi.
Il Big Beat è stato un genere musicale eclettico e divertente che ha influenzato l'industria della musica fino ai giorni nostri. La sua capacità di unire molteplici influenze musicali ha reso questa categoria una delle più interessanti. Nonostante le critiche rivolte al Big Beat, la sua popolarità come movimento musicale ha conquistato i cuori di molti appassionati. Quindi, se cerchi musica energica, divertente e caotica, non puoi fare a meno di provare ad ascoltare qualcosa di Big Beat.

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2023-01-14

Il ring elettronico del Big Beat

Il Big Beat nacque alla metà degli anni 90 in Inghilterra come sottogenere di una certa musica elettronica di cui Fatboy Slim era il capofila di una lista che comprendeva anche i Chemical Brothers e i Prodigy. Si tratta di una variante della musica techno che si caratterizza per la presenza di elementi di rock psichedelico con inserimenti di soul, funk e jazz. A quell’epoca la musica disco era molto convenzionale e come sempre accade in questi casi emerse una controtendenza che aveva l’esigenza di mostrare un aspetto molto più sfacciato, mantenendo però sempre la voglia di fondo di far ballare con ritmi sempre più incalzanti. Si dice che il primo a chiamare così quel genere di musica fu Norman Cook che aveva un locale chiamato Big Beat Boutique Club dove si suonavano stili del genere.

In pratica si trattava di usufruire delle strutture melodiche del pop per fornire una base accattivante e melodicamente sicura, ma affiancate da una potenza sonora che sorpassava molto quanto proposto all’epoca. I campionatori hanno sicuramente aggiunto quel quid che serviva a catturare l’attenzione di gente che voleva ballare, e per questo serviva l’utilizzo di ritmi serrati e ben cadenzati, ma anche trovare sicurezza in aspetti melodici che ricordavano grandi successi o musiche conosciutissime; ciò è servito anche a fornire un aspetto più commerciale ad un genere che era partito quasi come una rivolta contro il pop commerciale. C’è stato da superare certamente l’ostacolo dei diritti d’autore per i campionamenti inseriti in quei lunghi brani, ma l’industria discografica ha trovato il modo.

Fatboy Slim, nei suoi concerti, usa per esempio il riff originale di Satisfaction dei Rolling Stones così come altri brani famosi di vari artisti (ricordiamo Riders on the Storm dei Doors) che donano quel senso di familiarità che attira magari anche chi non conosce bene l’originale. Oggi dobbiamo dire che il termine è usato sempre più raramente, sostituito dalla semplice parola ’elettronica’ che la critica musicale adopera per la descrizione di un sound che si è aperto molto a parecchie influenze, mantenendo però come sua essenza di base l’accentuazione del battito.
Tag: big, beat, fatboy, chemical, prodigy, elettronica

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