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Artista: Bright Eyes Album: Lifted or The Story Is in the Soil, Keep Your Ear


Anno: 2002
Tempo: 0:0-1

Una critica dell'album Lifted or The Story Is in the Soil, Keep Your Ear di Bright Eyes


Se sei un appassionato di musica indie, sei molto probabilmente già familiare con Bright Eyes, un progetto musicale creato negli anni '90 dal cantante, autore e musicista Conor Oberst. Lifted or The Story Is in the Soil, Keep Your Ear To the Ground è uno dei più conosciuti e amati album di Bright Eyes. In questo post, analizzeremo alcune delle migliori canzoni dell'album, il contesto in cui è stato creato e ci lasceremo andare a qualche critica.

Prima di tuffarci nella critica dell'album, diamo un'occhiata più da vicino all'artista e al genere musicale a cui appartiene. Conor Oberst è stato per molto tempo una figura di riferimento nel mondo della musica indie, con un'enorme schiera di fan devoti non solo negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo. Caratterizzato da testi profondi, introspezioni confessionali e sfumature emozionali, il folk rock di Bright Eyes (e più in generale la scena emo) ha conquistato il cuore dei giovani in tutto il mondo.

Lifted or The Story Is in the Soil, Keep Your Ear To the Ground fu pubblicato nel 2002, ed è considerato uno dei migliori album di Bright Eyes. Questo album si presenta come una sorta di concept album e le sue canzoni trasmettono in maniera efficace un senso di malinconia, ma anche un'energia positiva che invoglia l'ascoltatore a riflettere sulla propria vita e sui propri pensieri.

Tra le migliori canzoni dell'album, non possiamo fare a meno di menzionare Lover I Don't Have To Love, una traccia in cui Oberst cerca di convincere se stesso che l'amore non è tutto quello che importa. Bowl of Oranges è un'altra canzone brillante che ci porta attraverso un viaggio nostalgico: attraverso le ray-ban, gli amici e un bicchiere di aranciata. In Make War, invece, sembra che il cantante stia mandando un segnale diretto al mondo intero, con una narrativa britannicamente campionata che ricorda quasi una canzone dell'era punk inglese.

Detto ciò, come tutte le opere d'arte, Lifted or The Story Is in the Soil, Keep Your Ear To the Ground è soggetto a critica. Alcune persone potrebbero trovare le canzoni troppo tristi, altre potrebbero pensare che nessuna delle tracce presenti nell'album sia realmente memorabile o che il sound sia troppo simile ad altri artisti folk rock della scena indie.

In conclusione, Lifted or The Story Is in the Soil, Keep Your Ear To the Ground è un album iconico che merita una chance per coloro che non l'hanno ancora ascoltato. La capacità di Conor Oberst di mettere in musica i suoi sentimenti e la bravura nella scrittura dei testi lo rendono un artista unico nel suo genere. Naturalmente, come ogni opera d'arte, l'album non è per tutti, soprattutto per coloro che non amano la scena indie o il tono malinconico. Tuttavia, se non hai mai ascoltato Bright Eyes, Lifted... è un buon posto per iniziare.