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Artista: Jerry Lee Lewis Album: Odd Man In


Anno: 1975
Tempo: 0:0-1

Una Critica dell'album Odd Man In di Jerry Lee Lewis


Jerry Lee Lewis è stato uno dei musicisti più influenti del rock and roll e del country negli anni '50 e '60. Conosciuto anche come The Killer, il suo stile selvaggio e le sue performance travolgenti lo hanno fatto entrare nella leggenda della musica. L'album che analizzeremo oggi è Odd Man In, uscito nel 1975, che è un ritorno alle sue origini rockabilly dopo anni di incursioni nel country.

Odd Man In è un album composto da 12 canzoni, tra cui alcuni dei suoi grandi successi degli anni '50, come Great Balls of Fire e Whole Lotta Shakin' Goin' On, che sono state riprodotte in versioni leggermente diverse. Ci sono anche alcune cover, come Lucille di Little Richard, che viene eseguita con grande energia.

L'album è stato registrato dal vivo in uno studio, il che dà un'idea della forte presenza scenica di Lewis. Ci sono momenti in cui sembra quasi che ci sia una folla presente durante l'esecuzione, incluso un pubblico che ride e applaude in Me and Bobby McGee.

Tuttavia, l'album soffre di alcuni problemi. Innanzitutto, ci sono alcune canzoni che sembrano fuori posto. Harbor Lights è una ballata melodica che non si adatta bene al resto del materiale. Anche la cover di These Arms of Mine di Otis Redding sembra un po' troppo lenta rispetto al resto dell'album.

Inoltre, l'album sembra un po' troppo lungo, con un paio di canzoni che si trascinano un po' troppo a lungo. Good Time Charlie's Got The Blues in particolare sembra durare un'eternità senza portare alcun contributo significativo.

Odd Man In è un album che ha alcune grandi momenti, ma non è perfetto. Tuttavia, se sei un fan del rock and roll e di Jerry Lee Lewis, vale la pena dare un'occhiata. Se vuoi conoscere meglio questo artista leggendario, ti consigliamo di iniziare con Great Balls of Fire e Whole Lotta Shakin' Goin' On.