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Artista: Aretha Franklin Album: Sweet Bitter Love


Anno: 1970
Tempo: 0:0-1

Recensione di Sweet Bitter Love di Aretha Franklin


Nel 1966, Aretha Franklin, la regina del soul, pubblicò il suo terzo album in studio, Sweet Bitter Love. L'album presenta un sound soul sofisticato e nostalgico, con accentuati elementi di jazz e blues, che enfatizzano la potente voce di Franklin. In questo articolo, esploreremo il gruppo dietro l'album, il genere musicale e le migliori canzoni, e darò la mia critica personale su quest'opera di Aretha Franklin.
Il gruppo e il genere
Sweet Bitter Love è stato prodotto da Jerry Wexler, della Atlantic Records, ed è stato registrato con un gruppo di musicisti di alto livello, tra cui il chitarrista Joe South, il batterista Roger Hawkins e il bassista Tommy Cogbill. Il genere dell'album può essere definito come soul jazz, un mix di soul, jazz e blues che diede alla luce una serie di nuove sonorità.
Le migliori canzoni
L'album si apre con That's Life, una canzone soul-jazz composta da Dean Kay e Kelly Gordon che si sposa perfettamente con la voce di Franklin, che esprime le liriche con intensità e sensibilità. Un'altra canzone che si distingue è Soulville di Dinah Washington, che mette in mostra il lato jazz del suo talento. La prevalentemente acustica Ac-Cent-Tchu-Ate The Positive è una canzone lenta ma allegra, che rimarrà impressa nella memoria degli ascoltatori.
La mia opinione
Sweet Bitter Love è un album altamente emotivo ed espressivo, che si svolge al di fuori dei tipici confini soul di Aretha Franklin. Il sound sofisticato del jazz e la sua voce formidabile mostrano le competenze eterogenee dell'artista. Tuttavia, devo osservare che il mix di generi può rendere un po' caotica l'esperienza d'ascolto, ed è possibile che alcuni ascoltatori possano sentirsi insoddisfatti.
In conclusione, Sweet Bitter Love è un album memorabile e impegnativo che può piacere a molti appassionati di soul e jazz. Le meravigliose produzioni e la potente voce di Franklin sono un'esperienza che vale veramente la pena provare. Tuttavia, il mix di generi potrebbe non essere per tutti e l'eclettismo potrebbe risultare un po' caotico per alcune persone. Ma è sicuramente un album che deve essere provato dagli appassionati di Aretha Franklin e dei suoi successi precedenti.