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Musica Araba

C’è un rinascimento dell’arte araba sotto tutte le sue forme, nonostante tutti i problemi che sta attraversando la cultura e le nazioni arabe. Esiste una sottile giovane dolce voce che non soccombe all’oscurità, ma fiorisce nel cinema, nella scrittura, nella pittura, ma soprattutto nella musica. La storia della musica araba è lunga come la strada che porta dall’India alla Spagna e attraversa tutte le regioni e le terre del Medio Oriente e del nord africa. Grazie a questa spazialità l’arab music si alimenta di tutte le influenze che incontra ai suoi confini e che trova durante il suo cammino. I veloci cavalli che trasportano otri di rilassante musica marocchina fino a oriente dove incontra la tradizione persiana, farcita di olii e spezie egiziane e kurde. Questa è la musica araba: tradizione e rivoluzione; un misto di oub, quanun, rabab, cimbali, darbouka, riqq, daf, arghoul, mizmar rispolverati dai venti pop, rap, rock, metal, trap e, in generale, dalla forza mediatica del mainstream occidentale.

La Musica Araba: Note di Intrattenimento, Cultura e Tradizione
La musica araba è una combinazione di toni armonici, ritmi incalzanti e suggestive melodie, che si fondono per creare uno stile musicale del tutto unico al mondo. I suoni tipici dell'Arabia, infatti, si incontrano nei registri della musica araba, del pop, del jazz, della fusion e della world music. In questo post, sveleremo la radiosa bellezza della musica araba, approfondendo la biografia dei suoi musicisti più famosi, le radici storiche del genere, le migliori canzoni di tutti i tempi e la critica musicale su questo stile musicale particolarmente amato in tutto il mondo.
La musica araba nasce nei paesi del mondo arabo, dall'Atlante alla Mezzaluna fertili, riprendendo le tradizioni della musica andalusa, ottomana, egiziana e beduina. Il Maqam è il nome del sistema musicale arabo, basato su specifiche regole di intonazione dei suoni, di scala musicale e di melodia. Tra i musicisti più noti della tradizione musicale araba troviamo Farid Al Atrash, il chitarrista egiziano che ha saputo fondere armonie e melodie orientali con l'occidente, e il libanese Fairuz, cantante e musicista che ha espresso nel proprio repertorio le caratteristiche della musica araba.
Per quanto riguarda i generi musicali, la musica araba si evolve dalla sua tradizione musicale, attraverso l'utilizzo di strumenti come oud, saz, violino, qanun, nay, darbuka e riqq. Tra i generi più famosi ci sono il Rai, popolare in Marocco e Algeria, il Chaabi, tipico del Maghreb e del Mediterraneo, la Musica Classica Araba, che domina in Egitto e Siria, e il Pop arabo, derivato dalla musica occidentale.
La musica araba è nota per le sue melodie incalzanti e suggestive. Tra i brani più famosi si annoverano 'Quds al Atika' di Fairuz, ' Baeed Annak' di Abdel Halim Hafez, 'Inta Omri' di Oum Kalethoum e 'Ya Tabtab Wa Dalla' di Nancy Ajram. Questi e tanti altri brani hanno saputo conquistare il pubblico internazionale, grazie alla loro capacità di trasportare nei paesaggi arabi, attraverso l'interpretazione di voci emozionanti e suoni scintillanti.
In ambito di critica musicale, la musica araba ha saputo creare dibattiti accesi su questioni come la conversione dell'alfabeto arabo in quello latino, sui diritti d'autore e sulle problematiche legate alle casse armoniche. Tuttavia, la musica araba resta uno dei generi musicali più apprezzati al mondo, grazie alla sua fusione di suoni e stili unici.
In sintesi, la musica araba rappresenta una combinazione di toni atmosferici, suoni suggestivi e melodie perfette. La capacità di combinare tradizione e modernità, di unire Occidente e Oriente, rende la musica araba un genere dal grande impatto culturale e artistico. Ascoltare la musica araba, infatti, significa immergersi nelle tradizioni musicali del mondo arabo e lasciarsi trasportare dalle sue suggestive armonie.

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2023-08-09

Come In My Arms (Instrumental Version) - musica araba. Le illusioni della fenice: canzoni che ispirano parole

Quando avevo 14 anni sono andata a fare una gita nel deserto, di notte.
Quando avevo 14 anni ho fatto una cosa stupida.

Ho slegato un asino e ci sono salita sopra.
L'asino ha iniziato a correre e correre e correre inoltrandosi sempre più nel deserto e io non sapevo come fermarlo.
Dal nulla comprare un ragazzo che corre dietro di me, mi afferra e fa fermare l'asino e mi riporta all'accampamento.
Ricordo ancora gli occhi preoccupati di mio padre.
Poi spensero il faro.
E io non vidi più quel ragazzo.
Ci fecero sdraiare su dei tappeti al buio, in silenzio.
E più passavano i secondi è più il cielo nero si colorava di stelle.
Fino a che di nero non rimase più nulla.
Miliardi di stelle sopra di noi, la cosa più bella che io abbia mai visto.
Chissà quale genere di influsso avranno avuto su di me.
Tag: musica araba, aamir kangda, multiculturale, musica del mondo, deserto

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