Ethel Waters

Ethel Waters (31 ottobre 1896 – 1º settembre 1977) è stata una cantante e attrice afroamericana di blues, jazz e gospel.

L'incredibile storia musicale di Ethel Waters
Spesso chiamata la mamma del blues, Ethel Waters è stata una pioniera nella musica americana e una voce che ha segnato la storia del jazz e del blues. Poco nota al grande pubblico, la sua carriera e la sua vita personale sono state piene di alti e bassi, ma in ogni caso una cosa è certa: la sua musica è rimasta impressa nella memoria collettiva del mondo. In questo post, scopriremo insieme la biografia di Ethel, il suo genere musicale, le sue migliori canzoni e qualche opinione sulla sua carriera.
Ethel Waters è nata in Pennsylvania nel 1896 e ha cresciuto cattolica, ma ha iniziato a cantare in chiesa sin da bambina. La sua voce particolare, un mix tra il lirico e il soul, l'ha portata presto nel mondo del vaudeville, dove ha cantato in tutti i grandi locali degli Stati Uniti. È stata anche una delle prime cantanti nere ad avere una propria radio trasmissione alle nascenti stazioni radiofoniche dell'epoca.
Pur cantando blues e jazz, Ethel Waters ha sempre voluto mantenere un mood più pacato e sentimentale rispetto ad altre cantanti del suo tempo. Grazie alla sua autenticità e alla sua capacità di raccontare storie con la sua voce, ha venduto milioni di dischi in tutto il mondo. Nel 1949, ha ricevuto una nomination ai premi Oscar per il suo ruolo nella commedia musicale Pinky, il primo film ad affrontare in maniera seria il tema del razzismo negli USA.
Tra le sue canzoni più famose e commoventi c'è Stormy Weather, con la quale ha ispirato generazioni di musicisti e compositori. La sua versione di Am I Blue? è stata utilizzata nella colonna sonora del film The Cotton Club, diretto da Francis Ford Coppola. Molte delle sue canzoni più raffinate sono state scritte da compositori dell'epoca, come Irving Berlin e Cole Porter, ma sempre interpretate con una personalità unica da Ethel Waters.
Molti critici hanno riconosciuto l'enorme influenza che Ethel Waters ha avuto sulla musica dei decenni successivi, soprattutto nel blues delle cantanti come Billie Holiday e Etta James. Alcuni hanno criticato la sua scelta di mantenere un certo distacco emotivo nelle sue performance, considerando la sua voce troppo pura e meno grintosa rispetto ad altre artiste del suo tempo. Tuttavia, pochi hanno osato mettere in discussione la sua reputazione di icona della cultura afroamericana.
In conclusione, l'eredità musicale di Ethel Waters è stata enorme e non andrebbe mai dimenticata. Grazie al suo contributo, la musica jazz e blues ha potuto raggiungere un pubblico sempre più vasto e diversificato, diventando un simbolo di libertà e di espressione. Le sue canzoni sono ancora oggi ascoltate e apprezzate in tutto il mondo, a dimostrazione del fatto che la buona musica non ha tempo e non ha età.