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Artista: A-Ha Album: East of the Sun, West of the Moon


Anno: 1990
Tempo: 0:0-1

Una critica dell'album East of the Sun, West of the Moon di A-Ha


A-Ha è uno dei gruppi musicali norvegesi più famosi degli anni '80 e '90. La loro musica è stata definita come synthpop, new wave e pop rock. East of the Sun, West of the Moon è il loro quarto album in studio, pubblicato nel 1990. In questo blog post, analizzeremo le migliori canzoni dell'album e daremo una panoramica su come il gruppo ha creato questo lavoro. Inoltre, aggiungeremo alcune critiche all'album e all'artista.

East of the Sun, West of the Moon si differenzia dal resto della produzione dei A-Ha, perché si allontana dal sound pop e sintetico dei loro precedenti album. L'album presenta un suono più organico e folk rock inspirato principalmente dal suono degli anni '60. Questa direzione musicale si riflette in canzoni come Crying In The Rain e Slender Frame.

Crying in the Rain è la canzone più riconosciuta dell'album, tuttavia, I Call Your Name è una delle canzoni migliori dell'album. Si caratterizza per un suono più rock che dà un twist alla produzione completa dell'album. Una melodia coinvolgente, una chitarra affilata, e un ritmo imponente si combinano per creare una canzone memorabile.

Il sound dell'album è stato particolarmente apprezzato dalla critica musicale degli anni '90. Le testate musicali come Rolling Stone e Allmusic hanno elogiato l'album per la sua maturità e bravura musicalmente parlando. Tuttavia, gli ascoltatori moderni possono trovare l'album un po' datato e fuori moda.

Una critica comune riguarda la scrittura delle canzoni: alcune sono troppo classiche e standard. Inoltre, le deboli performance vocali di Morten Harket, il cantante del gruppo, sono state additate come uno svantaggio per l'album.

Anche il contesto dell'album è importante. Questo è stato il primo album che il gruppo produsse con gli inglesi Alan Tarney e Ian Stanly. Questo ha portato una direzione musicale un po' diversa per loro. Questo è stato anche l'ultimo album che il gruppo registrerà con il bassista Magne Furuholmen, dato che in futuro si concentrerà sulla produzione di musica strumentale.

In sintesi, East of the Sun, West of the Moon di A-Ha é un album che si allontana dal sound sintetico e pop dei loro precedenti lavori. La direzione musicale che segue rimane comunque memorabile, grazie alle sonorità vintage degli anni '60 che ispirano le sue canzoni. L'album presenta alcuni punti deboli, come l'inconfondibile stile di scrittura di molte delle canzoni e le deboli performance vocali di Morten Harket. Ma, nonostante questo, rimane un lavoro importante nella carriera dei A-Ha, soprattutto per l'importanza delle canzoni e il contesto particolare in cui è stato creato. Se non l'avete ancora ascoltato, consigliamo di dargli una possibilità.

In sintesi, East of the Sun, West of the Moon di A-Ha é un album che si allontana dal sound sintetico e pop dei loro precedenti lavori. La direzione musicale che segue rimane comunque memorabile, grazie alle sonorità vintage degli anni '60 che ispirano le sue canzoni. L'album presenta alcuni punti deboli, come l'inconfondibile stile di scrittura di molte delle canzoni e le deboli performance vocali di Morten Harket. Ma, nonostante questo, rimane un lavoro importante nella carriera dei A-Ha, soprattutto per l'importanza delle canzoni e il contesto particolare in cui è stato creato. Se non l'avete ancora ascoltato, consigliamo di dargli una possibilità.