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Artista: The Byrds Album: Farther Along


Anno: 1971
Tempo: 0:0-1

Una critica dell'album Farther Along dei The Byrds


I The Byrds sono stati uno dei più grandi gruppi rock degli anni '60, con una carriera lunga e influente. La loro musica spaziava dal folk rock alla psichedelia, con un'influenza particolare dalla musica country. Nel 1971, i The Byrds rilasciarono il loro album postumo di studio, Farther Along. Oggi, analizzeremo questo album, le sue canzoni migliori e il contesto in cui è stato creato.

Il genere musicale dei The Byrds, come detto, è stato influenzato dal country, dal folk rock e dalla psichedelia, ma il loro sound unico e riconoscibile è stato anche il risultato di una combinazione di armonie vocali e chitarre acustiche. Farther Along è stato creato dopo la morte del chitarrista Clarence White, il che ha portato ad un'attenzione particolare sui suoni acustici.

Una delle canzoni migliori dell'album è Tiffany Queen, scritta dal chitarrista dei Byrds Roger McGuinn. Questo brano ricorda i primi successi della band, con suoni tipici del folk rock. Bugler è un'altra canzone sottostimata che mostra il talento dei The Byrds. America's Great National Pastime offre un'osservazione acuta della società statunitense di quegli anni: una canzone che meriterebbe di essere maggiormente apprezzata.

Tuttavia, l'album Farther Along non è stato accolto e valutato con entusiasmo dai critici dell'epoca. Molte persone lo hanno giudicato troppo triste e notevolmente lontano dal suono che li aveva resi famosi. Alcuni hanno scelto di concentrarsi sugli arrangiamenti acustici, giudicando il sound del tutto improbabile ed incerto. Inoltre, il fatto che Farther Along fosse un album postumo è stato visto come un tentativo disperato di parlare a lungo accantonato.

In chiusura, Farther Along dei The Byrds merita di essere ascoltato e giudicato con obiettività. Le canzoni Tiffany Queen, Bugler e America's Great National Pastime meritano attenzione. L'album è frutto di un periodo particolarmente difficile nella storia del gruppo, ma vale la pena di dare un'ascolto a questa produzione postuma. In ogni caso, i The Byrds continueranno ad essere uno dei gruppi più influenti della scena musicale degli anni '60.