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Artista: Animal Collective Album: Here Comes the Indian


Anno: 2003
Tempo: 45:0-1

Animal Collective - Here Comes the Indian: Una Recensione Critica


Nel vasto panorama musicale, ci sono artisti che possono essere difficili da apprezzare fin da subito. Animal Collective è uno di questi. Questo quartetto americano ha iniziato a suonare insieme alla fine degli anni '90, e ha avuto un impatto significativo sulla scena indie. Hanno prodotto una serie di album altamente sperimentali che sono amati e odiati allo stesso tempo. In questa recensione, ci concentreremo sull'album Here Comes the Indian, uscito nel 2003. Questo album è uno dei loro più controversi, quindi vediamo di capire il perché.
Per coloro che non conoscono Animal Collective, sono un gruppo americano di musica sperimentale che ha iniziato a suonare insieme all'università di New York nel 2000. Hanno pubblicato una serie di album altamente sperimentali che hanno portato alla loro fama internazionale. Here Comes the Indian è uno dei loro album più famosi ed è stato pubblicato nel 2003. L'album, a differenza degli altri, è perlopiù strumentale, con alcune tracce vocali limitate. L'album è noto anche per le registrazioni rumoreggianti e disturbanti che forniscono una sorta di contesto sonoro all'album.
La prima traccia dell'album, Native Belle, è un collage di suoni che si accumulano gradualmente. È la traccia perfetta per introdurre l'ascoltatore agli stili sperimentali dell'album. La seconda traccia, Hey Light, è probabilmente la canzone più convenzionale dell'album, con una melodia orecchiabile e testi più comprensibili. Tuttavia, non ci si deve aspettare alcuna convenzionalità da questo album, poiché ogni traccia è stata progettata per far sentire l'ascoltatore inquieto e confuso.
La terza traccia, Infant Dressing Table, è un'esperienza sonora sconcertante con un forte uso di effetti di riverbero. La traccia successiva, Panic, è una cacofonia di suoni, effetti strani e suoni campionati. Le tracce sono disturbanti in modo tale da sollecitare l'ascoltatore a chiedersi se stanno ascoltando una particolare traccia in modo specifico, o se la loro mente si sta costruendo ciò che sentono in modo del tutto personale.
Infine, c'è la traccia più controversa dell'album, Two Sails on a Sound. Molti critici considerano questa canzone la più bella dell'album, ma anche la più difficile da ascoltare. La canzone è un loop di violini e successivamente flauti che raggiungono il suo primo culmine dopo circa nove minuti, solo per aumentare il volume, e suonare per gli ultimi 14 minuti della canzone.
In conclusione, Here Comes the Indian, è un album che non può essere apprezzato da tutti. Quelli che amano questo album lo considerano un'opera d'arte e una pietra miliare nella musica sperimentale. Gli altri, invece, lo considerano un insieme di rumore e caos. Comunque la pensiate, l'album è un'esperienza sonora unica, e ogni ascoltatore ha l'opportunità di trovarci quello che desidera. Alla fine, non possiamo negare che Animal Collective sia una band molto influente e innovatrice nella scena musicale. Ecco perché vale la pena ascoltare questo album, anche se non è facile.