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Artista: Crescent Album: Now


Anno: 1996
Tempo: 0:0-1

Analisi critica dell'album Now degli artisti Crescent


Ci sono volte in cui un album ti colpisce, ti rapisce e ti fa perdere la cognizione del tempo. Altre volte, invece, un lavoro musicale su cui avevi puntato molto ti lascia un po' perplesso. È il caso dell'ultimo album della band Crescent, intitolato Now. In questo post, esamineremo in modo critico questo nuovo lavoro, visto l'interesse generato dalla band nel passato.
Prima di parlare in dettaglio dell'album Now di Crescent, occorre fare una piccola descrizione della band. Crescent è un gruppo inglese di minimalismo sperimentale fondato nel 1990 da Matt Jones e Sam Platt-Hepworth. Questi due artisti sono in grado di creare sonorità che sfiorano l'etereo, pur mantenendo un'atmosfera fascinosa. Nel passato, hanno collaborato con artisti del calibro di Portishead e con il celebre produttore John Parish.
Tornando all'album, Now si presenta come il risultato sperimentale e minimal della band, una sorta di sguardo critico verso la contemporaneità. La prima canzone, Impressions, ti fa subito capire quale sarà la direzione dell'album: un ritmo lento e un'atmosfera malinconica creano un'atmosfera profondamente riflessiva. Proprio come Impressions, tutte le undici tracce dell'album fanno sentire un senso di isolamento e di ricerca interiore.
Ci sono alcune tracce di questo lavoro che si distinguono dagli altri: Exile è un brano onirico che ti porta in un mondo sorprendente dove le immagini sembrano avere una vita propria. Fragment è un brano dove i loop di chitarra si alternano creando un movimento incessante che ti rimane impresso. Purtroppo, le altre tracce non riescono a mantenere lo stesso livello di innovazione e di sorpresa, e spesso sembrano riprendere i temi dei brani precedenti.
Anche se l'album poteva avere molte potenzialità, i suoi difetti saltano all'occhio. In primo luogo, i testi sono troppo elusivi e poco memorabili, sicuramente inferiori alla qualità della musica. In secondo luogo, a volte le canzoni sembrano voler essere più lunghe del necessario, una sensazione di artificiosità che emerge soprattutto nei brani finali.
In conclusione, Now degli artisti Crescent non riesce a mantenere il livello di sperimentazione che contraddistingueva la band. Non mancano le idee innovative e interessanti, ma il lavoro presenta un po' troppi difetti che non permettono di esaltare appieno l'album. Forse, si potrebbe considerarlo un lavoro di passaggio per la band e non un lavoro che la rappresenti al meglio.