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Artista: Nazareth Album: Play 'n' the Game


Anno: 1976
Tempo: 41:37

Play 'n' the Game di Nazareth: L'album che ha mostrato il vero potenziale del gruppo.


Quando pensiamo a Nazareth, la prima cosa che ci viene in mente è il loro immenso successo Love Hurts. Ma c'è molto di più in questo gruppo heavy rock scozzese. Nazareth ha sfornato diverse hit al di fuori di quella canzone, e una delle loro gemme nascoste è l'album Play 'n' the Game, pubblicato nel 1976. Questo album non solo rappresenta uno dei migliori lavori del gruppo, ma ha anche mostrato al mondo intero il vero potenziale di Nazareth.

Prima di entrare nel dettaglio di Play 'n' the Game, facciamo una breve panoramica di Nazareth e del loro genere musicale. Il gruppo, originario di Dumferline, Scozia, è stato fondato nel 1968 e messo in luce dal loro manager Bill Fehilly. La loro musica è una miscela di rock duro, blues e influenze country. La voce potente e il sound unico di Dan McCafferty hanno dato al gruppo una palese identità musicale.

Tuttavia, Nazareth non è riuscita ad ottenere il successo che meritava fino al 1975, quando la loro cover di Love Hurts ha raggiunto la cima delle classifiche. Successivamente, hanno pubblicato l'album Hair of the Dog, che ha permesso loro di consolidare la loro reputazione, tanto che Peg di Steely Dan li ha definiti tremendi musicisti rock.

Ma è con Play 'n' the Game che Nazareth ha dimostrato di essere molto più di una one-hit wonder. L'album è stato prodotto da Manny Charlton, un membro del gruppo con una grande esperienza nella produzione musicale. Questo album è stato inoltre registrato negli studi di registrazione Mountain, dove anche Led Zeppelin e Black Sabbath hanno registrato alcuni dei loro album di maggior successo. Quindi, tutti gli ingredienti erano presenti per produrre un capolavoro.

Ci sono molte canzoni fantastiche sull'album, ma voglio evidenziare alcune delle mie preferite. Telegram è una canzone rock essenziale, con un riff potente, una sezione ritmica forte e una melodia vocale travolgente. Backroom Boys è una canzone dall'atmosfera swampy e selvaggia, che richiama alla mente gli aspetti più blues del suono di Nazareth e che potrebbe essere stata un'ispirazione per i Guns 'n' Roses nella loro canzone Paradise City. Dream On è una ballata intensamente emotiva che dimostra come Dan McCafferty sia uno dei migliori cantanti rock di tutti i tempi. Infine, Games è una traccia che dimostra la capacità dei Nazareth di suonare in modo pesante e accessibile allo stesso tempo.

Aggiungiamo un po' di critiche all'album e all'artista. A causa del loro grande successo Love Hurts, Nazareth è stata spesso frettolosamente etichettata come una band maledetta del rock ballad. Tuttavia, come dimostra Play 'n' the Game, il loro suono è molto più complesso e variegato di quanto gli si possa dare credito.

Inoltre, il singolo di punta dell'album, Somebody to Roll, non è riuscito a raggiungere le classifiche in molti paesi, causa di alcune critiche negative. Tuttavia, questo fatto non deve influire sulla valutazione complessiva dell'album, che è abbastanza impressionante.

Conclusion: Nazareth con Play 'n' the Game ha prodotto un album che giustifica il loro posto nel pantheon del rock duro. Anche se spesso sottovalutato, il gruppo scozzese ha dimostrato di saper creare e suonare musica che va molto al di là della loro hit più famosa. Play 'n' the Game è proprio questo: un gioco di musica duro e coinvolgente. Se non lo hai ancora ascoltato, ti consiglio di farlo subito.