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Artista: Iron Maiden Album: Seventh Son of a Seventh Son


Anno: 1988
Tempo: 44:03

Una critica dell'album Seventh Son of a Seventh Son degli Iron Maiden


Gli Iron Maiden sono senza dubbio una delle band più iconiche nella storia del heavy metal. Con oltre 40 anni di attività e 16 album all'attivo, il gruppo britannico ha influenzato generazioni intere di musicisti e appassionati di metal. In questo articolo, in particolare, andremo a esaminare l'album Seventh Son of a Seventh Son, uscito nel 1988 a tre anni di distanza dal precedente Somewhere in Time.

Seventh Son of a Seventh Son è un concept album che narra la storia del settimo figlio di un settimo figlio, un personaggio dalle doti soprannaturali in grado di prevedere il futuro. Il sound di questo album continua la sperimentazione e l'utilizzo di tastiere iniziati in Somewhere in Time, tuttavia questo lavoro si caratterizza per una maggiore attenzione alla composizione, alla struttura delle canzoni e alla definizione di una propria identità sonora.

Tra le tracce più famose dell'album troviamo la title track, caratterizzata da un'apertura epica e maestosa; il singolo Can I Play With Madness, uno dei maggiori successi degli Iron Maiden; e la chiusura con Only the Good Die Young, una traccia potente e dalle sonorità oscuri. In generale, le sonorità di Seventh Son of a Seventh Son si alternano tra momenti di potenza e velocità, come in Moonchild, e altri più pacati e riflessivi, come Infinite Dreams.

Alcune critiche all'album sono state mosse per l'eccessivo utilizzo delle tastiere, tuttavia la maggior parte dei fan e della critica ha apprezzato il lavoro svolto dal tastierista e compositore del disco, Janick Gers. Altre critiche, invece, hanno riguardato la scarsa originalità rispetto ai lavori precedenti degli Iron Maiden, tuttavia questo album è stato in grado di consolidare il successo della band grazie alla presenza di hit come Can I Play with Madness e The Evil that Men Do.

In sintesi, Seventh Son of a Seventh Son è un album importante nella discografia degli Iron Maiden e del metal in generale. La band ha saputo mescolare con sapienza momenti di pura potenza con altri più riflessivi e atmosferici, creando una dimensione sonora che ha influenzato molte band che sarebbero venute dopo di loro. Nonostante qualche critica, questo album continua ad essere considerato uno dei capolavori dei Maiden andando a dimostrare l'influenza che hanno avuto nel panorama musicale.