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Artista: Louis Armstrong Album: Sugar


Anno: 1992
Tempo: 0:0-1

L'album Sugar di Louis Armstrong: una lettura critica


Louis Armstrong, definito anche come Satchmo, è considerato uno dei più grandi musicisti del XX secolo, grazie alla sua abilità di suonare la tromba e la sua voce distintiva. È stato uno dei fondatori del jazz moderno e ha influenzato numerosi artisti successivi nei generi jazz, blues e pop. Il suo album Sugar, pubblicato nel 1957, è uno dei suoi lavori più noti e rappresentativi del genere.

Sugar è un album che contiene 12 tracce, tra cui la title-track Sugar, Them There Eyes e I've Got My Love to Keep Me Warm. Ogni canzone presenta l'abilità di Armstrong di improvvisare, scatenando il suono della sua tromba con grande virtuosismo. Inoltre, la sua voce unica e calda abbraccia ogni brano, conferendo a ciascuna canzone un tocco di originalità. Sugar è stato dato alle stampe nella seconda metà degli anni Cinquanta, quando il jazz attraversava un momento di grande sviluppo e stimolava l'attenzione di molti ascoltatori, anche fuori dagli Stati Uniti.

Il contesto storico in cui è stato creato Sugar è importante per comprendere il valore dell'album. Siamo a metà degli anni '50 e gli Stati Uniti sono impegnati nella lotta per i diritti civili degli afroamericani. In contrasto con la guerra fredda, la cultura jazz rappresenta l'anima di un paese liberale e al tempo stesso anarchico. Louis Armstrong, nativo di New Orleans, è stato uno dei precursori del movimento jazzistico verso il mainstream e la popolarità globale, un passo importante nella storia della musica americana. L'album Sugar rappresenta un urlo di gioia e un'immagine di pace, in un'epoca in cui la libertà di espressione attraversava una fase di crescita.

Uno dei pezzi salienti dell'album è la title track Sugar. Questo brano di successo è stato scelto come primo singolo dell'album. Sugar è un'interpretazione perfetta del genere jazz, con un ritmo allegra e una tromba solista che segue un andamento sfrenato. La canzone è semplice, diretta e allo stesso tempo strutturata, dominata dalla voce inconfondibile di Armstrong. Sugar è una traccia impegnativa ma piacevole da ascoltare, con una potenza che attira l'attenzione dell'ascoltatore e non la lascia andare facilmente.

Anche Them There Eyes è una delle canzoni tra le migliori di Sugar. Si tratta di una cover del brano scritto da Billie Holiday, grande amica di Armstrong. La versione di Armstrong ha un'atmosfera più vivace e allegra rispetto all'originale, con un arrangiamento salterino e il suono intenso della tromba. Armstrong, in questa canzone, dimostra la sua capacità di sfidare qualsiasi traccia con il suo incredibile talento e la sua inimitabile espressività.

Inutile dire che l'album Sugar ha ricevuto numerosi apprezzamenti dalla critica. Nel 1959, il critico jazz Nat Hentoff definì l'album una delle sue migliori registrazioni venute fuori dall'era della [etichetta di registrazione] Decca. Hentoff ha accennato all'abilità di Armstrong nel creare un suono nuovo pur rimanendo fedele al genere jazz classico. Un altra critica positiva dell'album è arrivata da Scott Yanow che lo ha definito un meraviglioso esempio di Louis Armstrong all'apogeo della sua carriera. D'altro canto ci sono stato anche delle critiche negative sull'album, in particolare sulla scelta di collaborare con la cantante Velma Middleton.

Conclusion: In generale, l'album Sugar è considerato una gemma del genere jazz. La registrazioni dell'album mostrano la grande genialità di Armstrong, la sua abilità di comunicare con il suono della sua tromba e l'approccio personale alla sua arte. Ogni brano, scritto da grandi artisti della generazione precedente, offre un'intensità diversa e l'originalità dell'interpretazione di Armstrong. Anche se ci sono state alcune critiche sul lavoro, queste critiche non hanno mai minato il valore dell'album e la sua capacità di raccontare l'anima del jazz degli anni Cinquanta. Sugar di Louis Armstrong rimane un'opera fondamentale nella storia della musica jazz e continuerà ad essere apprezzato da un vasto pubblico di appassionati dell'arte musicale.