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Artista: Vitalic Album: Voyager


Anno: 2017
Tempo: 0:0-1

Voyager: l'odissea sonora di Vitalic


Vitalic, pseudonimo di Pascal Arbez-Nicolas, è un musicista francese noto per il suo stile unico nel panorama elettronico. Appartenente alla scena french touch, Vitalic ha sempre sperimentato con suoni e stili, mixando il genere elettronico con elementi rock e pop. Il suo album del 2017, Voyager, rappresenta una vera gemma che combina le sue influenze musicali, creando un'esperienza sonora impressionante. In questo articolo, presenteremo una panoramica dell'album Voyager, analizzando le migliori canzoni, il contesto in cui è stato creato e alcune critiche.

L'album Voyager è stato rilasciato nel 2017, cinque anni dopo il precedente album di Vitalic, Rave Age. Questo ritardo è stato causato da vari impegni del musicista, come la produzione di colonne sonore per film e videogiochi. Il titolo stesso di questo disco sembra suggerire un tema spaziale e una sensazione di esplorazione. Il concept dell'album ruota intorno al tema della corsa verso l'infinito, attraverso la creazione di soundscapes futuristici e una narrazione musicale evocativa.

Il primo brano dell'album, El Viaje, introduce perfettamente l'esperienza di Voyager, invitando l'ascoltatore a prendere parte a un viaggio immaginario. Il brano stesso inizia con acuti clanging e rumore meccanici prima che le campane creino un'atmosfera di adorazione distratta in sottofondo. Alla fine, il pezzo si evolve in un beat elettronico coinvolgente guidato da tastiere struggenti.

Un'altra canzone dell'album, Waiting for the Stars, presenta una collaborazione con la cantante francese David Shaw. Questo brano è un vero e proprio inno alla danza, con una melodia contagiosa e un ritmo pulsante che ti lascia senza fiato. Hans Is Driving sembra ispirarsi alle radici punk rock di Vitalic, con un'energia pura che spinge in avanti il brano.

La lista delle tracce che compongono l'album Voyager è un'esplorazione completa del suono di Vitalic. Si va da brani elettronici intensi e frenetici come Eternity e Nozomi a ballate più delicate come Don't Leave Me Now. Ci sono brani che evocano l'epica, la tristezza e l'orfano, ma nessun pezzo si sente fuori posto.

Naturalmente, non tutte le recensioni di Voyager sono state positive. Qualcuno ha detto che l'album sembra ripetitivo e non riesce a offrire qualcosa di nuovo o originale. Tuttavia, la maggior parte delle recensioni elogia la sperimentazione sonora del Vitalic e la sua capacità di creare un'esperienza di ascolto coinvolgente. Personalmente, penso che Voyager sia un album che va ascoltato dall'inizio alla fine, non solo come una raccolta di brani.

Conclusion: In definitiva, Voyager di Vitalic è un album che merita di essere ascoltato da tutti coloro che sono appassionati di musica elettronica e della sua capacità di evocare atmosfere e emozioni. Il suono dell'album risuona con rappresentazioni cinematografiche futuristiche e ci invita a immergerci in un mondo di fantasie futuristiche. Questo album è un inno alla musica e alla sua capacità di trasportare.