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Artista: D'Angelo Album: Yoda II


Anno: 2008
Tempo: 0:0-1

Una critica dell'album Yoda II di D'Angelo


D'Angelo è uno dei più grandi artisti R&B degli ultimi decenni. La sua scomparsa dal mondo della musica lo ha reso ancora più leggendario. Quell’assenza però, è stata spezzata nel 2000 con il rilascio dell'album Voodoo. Da allora, l'artista ha avuto alti e bassi nella sua carriera musicale. Nel 2019, molte persone in tutto il mondo hanno atteso con ansia il rilascio del suo quarto album, intitolato Yoda II. Quest'album ha avuto una ricezione mista dalla critica e dagli appassionati di musica. In questo post, daremo uno sguardo approfondito a questo album.

D'Angelo è un artista R&B che ha colpito il mondo con il suo album del 1995, Brown Sugar. Gli appassionati di musica hanno sempre apprezzato il suo eclettismo musicale e la sua voce calda e piena di soul. Quindi, quando è stato annunciato il suo quarto album, c'era una grande attesa. L'album Yoda II ha una durata di quasi un'ora e presenta collaborazioni con alcuni grandi nomi, come Pharrell Williams. Questo album è stato rilasciato quasi 14 anni dopo il suo precedente, The Light. L'album ha molte canzoni piacevoli che ricordano la magia di D'Angelo come artista, in particolare Prayer e Unshaken.

Il contesto in cui nasce l'album è molto interessante: nel 2016 D'Angelo ha registrato Black Messiah per protestare contro la violenza razziale, mentre Yoda II è una sorta di sequel del suo album più famoso Voodoo, che è uscito vent'anni prima. La maggior parte delle canzoni di Yoda II sono estremamente lente e malinconiche, come Back in Time, Corners of my Mind e Zulu. Anche se le canzoni sono belle e ben scritte, l'album nel suo insieme sembra un po' monotono. L'album inizia con una canzone che non riesce a catturare l'attenzione dell'ascoltatore.

Alcune canzoni che distinguono l'album sono Hooligan e If Heaven was a Mile Away, che sono più ritmate e rappresentano il lato più collegiale di D'Angelo. La canzone Hooligan ha una chitarra molto distorta che ricorda i Red Hot Chili Peppers e presenta un D'Angelo molto più crudo e sboccato. La canzone è un rafforzamento della capacità musicale dell'artista. Invece If Heaven was a Mile Away è una cover di un famoso brano di J Dilla, uno dei produttori hip hop più influenti degli anni '90.

In conclusione, Yoda II è un buon album che presenta alcune belle canzoni e anche grandi collaborazioni. Tuttavia, il vantaggio musicale di D'Angelo risulta un po' ripetitivo e monotono in alcune parti dell'album. Grazie a brani come Hooligan e If heaven was a Mile Away, l'album si salva, ma non eccelle. D'Angelo è un artista ispiratore e talentuoso, ma sembra che abbia perso un po' del suo tocco magico nella produzione di questo album. In qualche modo sentiamo che manca l'essenza del cantante che solitamente ci infonde nella sua musica. In ogni caso, è una piacevole aggiunta per i fan dell'artista.