Rocksteady
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2022-04-09
Fermi tutti! Questo è Rocksteady
Padre del Reggae e figlio dello Ska: il Rocksteady è secondo molti il pezzo pregiato di questa famiglia. La transazione Rocksteady comporta maggior rilevanza del ruolo del cantante e un abbassamento dei ritmi forsennati dello Ska. Il motivo della nascita del Rocksteady è avvolto da un alone di mistero: alcuni pensano che il governo giamaicano impose ai musicisti Ska di ridurre in qualche modo le loro frenetiche danze, considerate un pretesto per creare confusione nei Sound Systems. Altri sostengono che il grande caldo ebbe un ruolo fondamentale, il pubblico faceva fatica a ballare e il Rocksteady fu la soluzione. Il sound ha delle evidenti influenze Rhythm‘n Blues americano, le cui note suonavano spesso e nelle radio in Giamaica.
Il primo pezzo/icona di questo genere fu “The Rock Steady” di Alton Ellis, anno 1966. Nonostante la grande popolarità raggiunta, il Rocksteady è durato solamente nel biennio 1966-1968, per poi completare la trasformazione nel ben più famoso e longevo Reggae. Esistono pochi gruppi etichettati solamente come Rocksteady, tutti coloro che vissero in quegli anni modificarono il loro sound in base al gradimento del pubblico. I Gaylads e i Paragons, forse anche per la loro breve carriera, rimasero legati solamente a questo genere. Triste la storia dei Paragons: si sciolsero per problemi economici nonostante aver raggiunto la vetta di varie classifiche.
Dopo parecchi anni il loro lavoro fu gratificato da numerose cover. Blondie, Massive Attack e Atomic Kitten rispolverarono alcuni loro fanstastici brani come “The Tide is High” e “Man Next Door”. Molte band giamaicane degli anni ‘60 sono tutt’ora in attività: The Maytals, The Heptones, The Melodians, The Pioneers e The Ethiopians per citare i più conosciuti.
In Italia parecchi artisti moderni prendono spunto dal Rocksteady: Giuliano Palma & The Bluebeaters, Roy Paci & Aretuska, Radici nel Cemento tra i più popolari. Anche Califfo De Luxe, Hierbamala, Mellow Mood, Taxi 109 e Train To Roots, continuano a diffondere musica della tradizione giamaicana, con la stessa potenza di coinvolgimento che aveva negli anni ‘70.
Il primo pezzo/icona di questo genere fu “The Rock Steady” di Alton Ellis, anno 1966. Nonostante la grande popolarità raggiunta, il Rocksteady è durato solamente nel biennio 1966-1968, per poi completare la trasformazione nel ben più famoso e longevo Reggae. Esistono pochi gruppi etichettati solamente come Rocksteady, tutti coloro che vissero in quegli anni modificarono il loro sound in base al gradimento del pubblico. I Gaylads e i Paragons, forse anche per la loro breve carriera, rimasero legati solamente a questo genere. Triste la storia dei Paragons: si sciolsero per problemi economici nonostante aver raggiunto la vetta di varie classifiche.
Dopo parecchi anni il loro lavoro fu gratificato da numerose cover. Blondie, Massive Attack e Atomic Kitten rispolverarono alcuni loro fanstastici brani come “The Tide is High” e “Man Next Door”. Molte band giamaicane degli anni ‘60 sono tutt’ora in attività: The Maytals, The Heptones, The Melodians, The Pioneers e The Ethiopians per citare i più conosciuti.
In Italia parecchi artisti moderni prendono spunto dal Rocksteady: Giuliano Palma & The Bluebeaters, Roy Paci & Aretuska, Radici nel Cemento tra i più popolari. Anche Califfo De Luxe, Hierbamala, Mellow Mood, Taxi 109 e Train To Roots, continuano a diffondere musica della tradizione giamaicana, con la stessa potenza di coinvolgimento che aveva negli anni ‘70.
Tag: rocksteady, giamaica, ellis, palma
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