Arkan

Arkan è un artista eclettico che ha fatto scalpore nella storia della musica, spingendo fuori le migliori collezioni di canzoni e album fino ad oggi. La sua voce svettante serve ad affascinare qualsiasi ascoltatore che incontra, eguagliata in qualità solo dall'illustre produzione che richiama sia le origini della vecchia scuola che le vibrazioni moderniste per dare a ogni traccia il suo fascino unico. I successi di Arkan sono diventati iconici, apprezzati in tutte le ricerche di piattaforme multimediali e luoghi affollati in tutto il mondo come una vera rappresentazione della musica creativa moderna. Sia alla ricerca di una ballata R&B soft sulle prove dell'amore, di un deep house leveler intriso di elementi elettronici o di qualcosa di difficilmente descrivibile in contrasto con le tendenze comuni, Arkan ha padroneggiato tutto con una quantità impressionante di spazi, dagli argomenti lirici alle loro metodologie di produzione. Ora più che mai è il momento perfetto per scoprire perché alcuni stanno salutando questo celebre artista passato alla storia della musica.

Arkan: la musica che unisce Oriente e Occidente
Arkan è una band francese fondata nel 2005 da alcuni musicisti di origini italiane e algerine. Il loro stile musicale è un mix unico di sludge metal, death metal e sonorità del medio oriente. La band ha pubblicato 5 album in studio, tutti caratterizzati da una forte componente emozionale ed un impegno politico e sociale.
Il loro album di debutto, Hilal (2008), è stato un successo a livello internazionale, ricevendo molte critiche positive e presentando una band in grado di creare un suono potente e originale. La title track è stata scelta come singolo e ha mostrato il talento del vocalist, Florent Jannier, nel mixare gutturali e canti melodici in modo fluido ed emozionante. Altre canzoni che hanno fatto grande successo sono Origins, Tied Fates e Burning Flesh.
Nel 2011 è uscito il loro secondo album, Salam che ha strizzato l’occhio ai fan del metal più estremo, con un sound ancora più roccioso e potente, in cui la voce di Florent si è mostrata ancora più brutal ed intensa. Brani come Inner Slaves, Common Ground e Deus Vult hanno dimostrato la capacità dei Arkan di creare sound suggestivi e coinvolgenti, pur nel rispetto dei canoni del genere.
In Sofia (2014), la band ha dimostrato ancora una volta l’abilità nel mixare influenze diverse, come il neo-classicismo e le sonorità balkaniche. Anche in questo lavoro emerge un forte impegno sociale, in brani come Disorder e Rebels Shall Conquer. Il pezzo che ha fatto più clamore è stato però la title track, dedicata alla città bulgara e costruita su un riff ossessivo e maestoso.
Il loro ultimo album, Kelem (2019), ha mostrato una band sempre pronta a sperimentare nuove sonorità e a cercare di espandere il loro sound. Qui troviamo brani come Nour e Esperanto che uniscono il loro sound heavy metal ad atmosfere surreali e oniriche, senza però perdere l’aggressività che li ha sempre caratterizzati.
Arkan è una band dalla forte personalità, che ha saputo coniugare le sonorità del metal più estremo con la musica tradizionale del medio oriente. I loro testi e le loro performance sono sempre state improntate ad un forte impegno sociale e politico, senza però perdere di vista l’importanza dell’emotività e della passione nella creazione della loro musica. Le loro migliori canzoni sono un canto alla libertà ed alla dignità dell’essere umano, potenti ed evocative, grazie al loro stile musicale davvero unico ed originale.