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Artista: R.E.M. Album: Document


Anno: 1987
Tempo: 40:01

Una Critica dell'album 'Document' dei R.E.M.


I R.E.M. sono una delle band rock alternative più iconiche degli anni '80 e '90. La loro musica ha colpito un equilibrio tra le chitarre scolpite e testi riflessivi, che ha reso il loro suono facilmente riconoscibile. Uno dei loro album più famosi, Document, è stato pubblicato nel 1987. Questo album è stato un'evoluzione sensazionale del loro suono ed è stato elogiato dalla critica. Tuttavia, i critici hanno anche espresso alcune critiche nei confronti dell'album e della band, che saremo lieti di esaminare in questo articolo.

L'album Document ha spinto la band nel mondo del rock mainstream. Questo aveva creato una forte contro-tendenza tra i fan originali, che preferivano la loro musica dei primi anni '80. Tuttavia, gli appassionati di R.E.M. li vedevano ancora come avanguardisti della scena rock indie. L'album ha raggiunto il numero 10 della classifica Billboard ed è stato certificato platino. Oltre a ciò, questo album ha inaugurato nuovi suoni per il gruppo e per il rock di quegli anni, ecco perché merita una critica approfondita.

Il brano di apertura dell'album, 'Finest Worksong', introducendo un sound più marcato nella band con riff potenti di chitarra elettrica, alla prima strofa dell'album, è strutturato con tastiere elettroniche e un coro massicciamente riverberato. Di conseguenza, si ottiene un suono eccezionalmente ampio che l'ascoltatore può facilmente apprezzare. La canzone contiene anche un ritmo contagioso con un testo che sicuramente ha lasciato un'impressione duratura.

La seconda traccia, 'Welcome to the Occupation', è stato incluso anche come singolo per l'album. Questo singolo copriva i temi politici della guerra fredda e della lotta per i diritti umani. Il pezzo è stato notevole in linea con la politica della band, che ha sempre promosso la giustizia sociale, come carburante per le loro ispirazioni musicali.

L'album ha prodotto anche i classici come: It's the End of the World as We Know It (And I Feel Fine), con il suo testo divertente, violento e satirico sui problemi dell'epoca, suonato su un ritmo incalzante, c'è un supplizio alla voce del cantante Michael Stipe nella canzone, che aggiunge un livello di intensità ad un testo già sensazionale. L'intera band sembra calarsi in questo tipo di canzone.

La critica più comune di Document è che la band ha sacrificato il carattere sperimentale che li aveva resi famosi per qualcosa di più commerciale. Tuttavia, puoi ascoltare ciò che ha portato al loro successo mainstream in canzoni come The One I Love e Fireplace. La band ha usato ancora certi elementi sperimentali — come il tocco guidato della voce di Stipe in The One I Love, come un vagito piangente, i contributi di chitarra acustica di Peter Buck in Fireplace che aggiungono texture e contrasto all'album.

Conclusion: In sintesi, 'Document' è un album che ha portato i R.E.M. a nuovi orizzonti sonori, inserendo elementi sperimentali e melodici in un unico pacchetto. Nonostante le critiche, molto degli elementi caratteristici sono presenti tra le tracce dell'album, come la vena politica forte. Inoltre, la voce distintiva di Michael Stipe amplifica la lirica del gruppo, rendendo le canzoni uniche e memorabili. In conclusione, 'Document' è un album indispensabile per gli appassionati dei R.E.M. e per i fan del rock alternativo in generale.