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Artista: Saosin Album: In Search of Solid Ground


Anno: 2009
Tempo: 1:11:52

Una critica di In Search of Solid Ground di Saosin: Genesi, Migliori Canzoni e Critiche


Se sei un appassionato di musica, probabilmente conosci Saosin: una band americana di rock e post-hardcore fondata nel 2003. Il gruppo ha guadagnato una certa popolarità grazie alla voce potente e alle sonorità epiche, ma questo non significa che tutti i loro progetti siano stati ben accolti. In particolare, l'album In Search of Solid Ground, pubblicato nel 2009, ha ricevuto recensioni miste. In questo articolo, daremo un'occhiata al contesto della nascita del disco, alle migliori canzoni e ai punti deboli, per aiutare i fan della band a formarsi un'opinione su questo lavoro critico.

Prima di esaminare l'album, è importante capire da dove viene la band e quale è il loro stile. Saosin si è formato a Newport Beach, in California, tra i cui membri spicca l'ex cantante Anthony Green. Il sound della band è stato descritto come un mix di punk, emo, e post-hardcore, con influenze che vanno dai Deftones ai Sunny Day Real Estate. Nel corso degli anni, la band ha pubblicato quattro album, tra cui In Search of Solid Ground.

Il disco è stato pubblicato dalla Capitol Records nel 2009 come il primo album della band senza il cantante originale Anthony Green, sostituito da Cove Reber. L'album è stato registrato con il produttore Butch Walker e ha visto la band spostarsi lentamente verso una sonorità più pop-rock. Nonostante la svolta, l'album presenta alcune tracce che richiamano le origini post-hardcore della band, come On My Own e Is This Real.

Dalle 10 tracce presenti nell'album, ci sono alcune canzoni che spiccano di più per il contenuto lirico e sonoro. Changing è una traccia in cui la voce di Reber si sposa perfettamente con le chitarre elettriche e la batteria potente, creando un'atmosfera emotiva che rimane impressa. The Worst of Me offre una melodia orecchiabile e un coro contagioso, che la rende un inno pop-rock. Inoltre, la traccia It's All Over Now è stata descritta come una delle migliori della band, con una vera e propria svolta alla sua conclusione.

Nonostante ci siano alcuni punti salienti nell'album, non è stato accolto universalmente bene dalla critica. Molti hanno criticato la produzione e la scelta di spostarsi verso un genere più pop-rock, perdendo l'essenza post-hardcore della band. Inoltre, la voce di Cove Reber è stata a volte giudicata troppo distante dallo stile emotivo di Anthony Green, il che ha alimentato per molti la nostalgia dei vecchi fan.

Saosin è una band che non ha paura di sperimentare nuovi territori musicali, come dimostra il loro quarto album In Search of Solid Ground. Pur essendo stato giudicato in modo misto dalla critica, l'album offre alcune canzoni memorabili che continuano a far parte del repertorio live della band. In ogni caso, resta il fatto che la scelta di spostarsi verso un genere più mainstream ha fatto perdere agli Saosin quello stile post-hardcore unico che li aveva fatti conoscere. Tuttavia, questo non significa che l'album non debba essere ascoltato per le sue specificità, le sue evoluzioni e la prova di una band che continua a cercare la sua strada musicale.