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Artista: Lou Reed Album: Legendary Hearts


Anno: 1983
Tempo: 0:0-1

Recensione dell'album Legendary Hearts di Lou Reed: una critica del capolavoro del rock


Lou Reed, nome d'arte di Lewis Allan Reed, è stato uno dei più influenti cantautori e chitarristi della storia del rock. Noto soprattutto per essere stato il frontman dei Velvet Underground, una delle band più innovative di tutti i tempi, Reed ha anche avuto una lunga e prolifica carriera solista, caratterizzata da sperimentazione musicale e un'attenzione costante ai temi sociali ed esistenziali.

Legendary Hearts, pubblicato nel 1983, è un album spesso sottovalutato nella discografia di Lou Reed, ma che meriterebbe maggiori attenzioni e apprezzamenti. In questo post, analizzeremo il contesto in cui nacque l'album, le sue canzoni migliori e le sue critiche, per capire meglio il valore del lavoro di questo grande artista.

Legendary Hearts fu pubblicato nel 1983, in un momento di grande fermento per la scena rock: si erano già verificati i grandi successi commerciali di band come i Led Zeppelin, i Pink Floyd e i Rolling Stones, ma si stava anche assistendo alla crescita di nuovi stili musicali, come il punk, il new wave e l'heavy metal. Lou Reed, che già aveva avuto la sua dose di successo grazie ai Velvet Underground, cercava ora di reinventarsi come artista solista.

Il risultato di questo sforzo è un album di rock e blues, con influenze soul e funk, che ci mostra il lato più romantico e intimista di Lou Reed. Le canzoni migliori di Legendary Hearts sono senza dubbio Don't Talk to Me About Work, una ballata malinconica sui rapporti umani e il senso di alienazione, e I'll Keep It with Mine, una reinterpretazione del classico di Bob Dylan, che dimostra la grande capacità di Reed di rendere personale e originale qualsiasi brano.

Ma il pezzo forte dell'album è senza dubbio la title track, Legendary Hearts, una canzone energica e coinvolgente, che è diventata un classico del rock degli anni '80. In essa, Reed ci parla dell'amore come un'impresa epica, un viaggio che richiede coraggio e sacrificio, ma anche passione e poesia.

Nonostante questi innegabili pregi, Legendary Hearts è spesso citato come uno dei album meno riusciti della carriera di Lou Reed. Molti critici lo considerano infatti troppo commercial, eccessivamente orientato al mercato discografico, senza la sperimentazione e l'originalità che avevano contraddistinto altri lavori del cantautore.

Inoltre, il carattere spesso polemico e provocatorio di Lou Reed, che lo aveva reso uno dei simboli della controcultura degli anni '60, sembra essere stato meno presente in Legendary Hearts, forse a causa di pressioni commerciali o di un'evoluzione personale dell'artista.

Nonostante le critiche, Legendary Hearts rimane comunque un album di grande valore artistico, che ci permette di scoprire una nuova sfumatura dell'arte di Lou Reed e di apprezzare la sua capacità di reinventarsi continuamente. Le canzoni dell'album sono ricche di poesia e di sentimento, e ci parlano di temi universali come l'amore, l'alienazione e la ricerca di senso nella vita. In un panorama musicale sempre più uniformato e prevedibile, l'album di Lou Reed ci ricorda che la creatività e l'originalità sono ancora possibili nel rock, se ci si mette in gioco con sincerità e passione.