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Artista: Chumbawamba Album: Never Mind the Ballots


Anno: 1987
Tempo: 35:35

La ribellione sonora di Chumbawamba: Never Mind the Ballots


La scena musicale punk degli anni '80 e '90 non può essere considerata completa senza la presenza di Chumbawamba. Il gruppo inglese, formato nel 1982, ha saputo attraversare molte fasi della musica punk, fino a creare un genere davvero unico che mescola punk, anarchia, folk, pop e persino world music. Tra i loro tanti album, uno dei più rappresentativi è sicuramente Never Mind the Ballots, uscito nel 1987. In questo articolo, faremo una breve panoramica sulle migliori canzoni, il contesto in cui nasce l'album e le critiche.

Il 1987 è stato un anno davvero particolare nel Regno Unito. Il governo conservatore di Margaret Thatcher è al potere da 8 anni e l'urlo di ribellione si alza sempre più forte dall'opposizione. In questo scenario, Chumbawamba pubblica Never Mind the Ballots, un album che si pone come una sorta di manifesto punk contro la politica elettorale, ma anche contro l'intero sistema capitalistico che la rende possibile.

Tra le canzoni più significative dell'album, troviamo la celebre Bankrobber che, ispirata da un caso di rapina di una banca in cui il colpevole si definiva Robin Hood moderno, lancia un messaggio contro le disuguaglianze sociali. Altra canzone importante è Unilever, che denuncia il capitalismo multinazionale e la sfruttamento dei lavoratori. Come on Baby è quasi una provocazione alla conservatrice società britannica dell'epoca, in cui si inneggia alla sessualità liberata e alla follia del vivere.

Never Mind the Ballots, tuttavia, è stato accolto in modo controverso dalla critica. Se alcuni lo hanno definito un manifesto punk contro la politica elettorale, altri l'hanno giudicato come un album troppo monocorde e poco innovativo rispetto alle precedenti opere del gruppo. Da parte dei fan, invece, l'album è stato salutato come un'opera di grande valore e di forte impatto sociale.

Chumbawamba è un gruppo che ha sempre saputo sfidare le convenzioni, creare un genere unico e affrontare tematiche sociali e politiche in modo diretto, provocatorio e mai scontato. L'album Never Mind the Ballots è un manifesto punk della nona ora, che attraversa l'ascoltatore con un suono ribelle e delle parole incisive contro lo status quo. Anche se non tutti hanno apprezzato questo lavoro, sicuramente è l'opera di una band che ha saputo fare la differenza nella scena musicale britannica e internazionale. Se non l'avete ancora ascoltato, è il momento di recuperarlo e di lasciarvi travolgere dalla ribellione sonora di Chumbawamba.