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Artista: Cursed Album: One


Anno: 2003
Tempo: 32:50

Recensione critica dell'album One di Cursed


Cursed, una delle band canadesi più influenti nel genere hardcore punk, uscì con il suo terzo e ultimo album nel 2003 intitolato One. Prodotta da Steve Albini, questa opera d’arte contiene una serie di canzoni di protesta contro la società, la politica e le istituzioni religiose. In questo articolo, studieremo ogni canzone dell'album e daremo una recensione critica su come ogni canzone si adatta alla narrazione globale dell’album.
L'album inizia con una canzone del titolo Introjection, che crea un'atmosfera oscura e spaventosa. Un principio perfetto per il tema dell'album di attacchi psicologici sulla rendering della società. Successivamente, abbiamo One, il quale contiene le linee vocali più emozionanti dell'intero album.
Two inizia con un riff sorprendentemente melodico, per poi trasformarsi in un tormento sonoro, mentre Three sembra essere la canzone più sperimentale dell'album. La voce del cantante Chris Colohan comunica tutta la sua rabbia e frustrazione, viene accompagnata da dissonanze pesanti e aumentate dall'uso di feedback di chitarra.
La spiazzante Four inizia come una breve descrizione acustica, una pausa quasi respiratoria. Tuttavia, presto si sviluppa in una critica feroce contro la società. La band usa un trucco astuto in Five, intervallando la voce di Colohan con una registrazione di una predica antiaborto, sapientemente tagliata in modo che si crei una canzone straziante e indimenticabile.
La critica musicale Six è una canzone intermittente ed emotivamente intensa, mentre Seven presenta un'introduzione spettrale e unica, seguita dall'esplosione tipica del genere hardcore punk.
Per concludere, la canzone Eight è sotto molti aspetti simile all'inizio dell'album, ma con delle differenze sostanziali. La voce di Colohan è una registrazione distorta e di mordialità indecifrabile. Assomigliando molto alla creazione di immagini distorte di un sogno. L’album è un'opera definitiva dell’hardcore punk e della critica sociale.
In definitiva, l'album One dei Cursed è una pietra miliare dell'hardcore punk e della critica sociale. L'uso di stridenti feedback di chitarra, ritmi frenetici e liriche politicamente impegnate, in un insieme con la voce veramente sorprendente di Colohan rende l’ascolto impegnativo, ma molto gratificante. L'intero album è una dichiarazione di intenti contro la società e la politica odierna, che ha continuato a influenzare gli ascoltatori dal 2003 ad oggi.