Artista: Chick Corea Album: Piano Improvisations, Volume 2
Anno: 1971Tempo: 0:0-1
Piano Improvisations, Volume 2 di Chick Corea: una recensione critica
Chick Corea è considerato uno dei più grandi pianisti jazz di tutti i tempi. Con oltre cinquant'anni di carriera alle spalle, Corea ha pubblicato decine di album con i suoi vari progetti, tra cui la celebre band jazz rock fusion degli anni Settanta, Return to Forever. Nel 1971 ha iniziato a pubblicare una serie di album solisti di improvvisazione jazz in cui la sua abilità tecnica e la sua profondità emotiva si esprimono al massimo. Uno di questi album è Piano Improvisations, Volume 2, pubblicato nel 1972. In questa recensione critica esamineremo questo album, descrivendone la musica, le migliori canzoni e i punti deboli.
L'album si apre con Matrix, un brano veloce e intenso in cui Corea dimostra la sua maestria tecnica. La sua esecuzione fluida, ma complessa, cattura l'attenzione dell'ascoltatore fin dall'inizio. La seconda traccia è Moon Dance, un brano più lento e meditativo. La melodia viene ripetuta e sviluppata in modo creativo, creando un'atmosfera emotiva e malinconica. Cancións de amor è la terza traccia, un pezzo più romantico che dimostra come Corea sia capace di alternare tra stili diversi con grande maestria.
La quarta traccia, Day Danse, è un po' più ritmata e offre il primo vero momento di improvvisazione dell'album. Corea inizia con qualche accordo, ma poi si lancia in un assolo lungo e complesso che mette in evidenza la sua incredibile tecnica. The Loner è un brano intimo e riflessivo che dimostra come Corea sappia trasmettere molte emozioni con solo il suo pianoforte. La sesta traccia, Armando's Rhumba, è un ritmato pezzo di salsa che evidenzia la capacità di Corea di unire fusion, jazz e ritmi latinoamericani.
La settima traccia, Desafinado, è una famosa canzone di bossa nova brasiliana, resa celebre da João Gilberto. Corea la interpreta in modo magistrale, mantenendo la melodia principale e allo stesso tempo inserendo improvvisazioni creative. La traccia successiva, Ballad for Anna, è un brano romantico e delicato, che evidenzia la capacità di Corea di creare melodie coinvolgenti ed emotive. L'album si chiude con Fingerprints, un brano più veloce e ritmato, in cui Corea dimostra ancora una volta la sua maestria tecnica.
Piano Improvisations, Volume 2 di Chick Corea è un album che dimostra la sua abilità tecnica, la sua profondità emotiva e la sua capacità di unire stili musicali diversi. Le migliori canzoni dell'album sono Matrix, Moon Dance, Day Danse, Armando's Rhumba e Desafinado. L'album è un'ottima scelta per chi ama il pianoforte jazz e l'improvvisazione, anche se può risultare un po' complesso per chi è agli inizi nell'ascolto di questo genere musicale. In definitiva, Piano Improvisations, Volume 2 è uno dei migliori album solisti di Chick Corea e un importante documento storico della musica jazz di quel periodo.
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