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Artista: Chaka Khan Album: Street Player


Anno: 1978
Tempo: 0:0-1

Una critica dell'album Street Player di 2010


Oggi voglio parlare di un album che ha scatenato un po' di polemiche nella scena musicale, ovvero Street Player del 2010. L'artista dietro quest'opera è Mancino, un rapper romano famoso per il suo stile alternativo e il suo modo di affrontare tematiche sociali e politiche. Il genere musicale di Street Player è un mix di hip hop, funk e jazz, con qualche contaminazione reggae e soul. In questo articolo, vedremo insieme una panoramica delle migliori canzoni e del contesto dove nacque l'album, ma anche qualche critica all'opera di Mancino.

Come anticipato, Street Player è un album caratterizzato da molte contaminazioni musicali, ma anche di un forte impegno sociale. Le tematiche trattate sono infatti la denuncia della violenza e dell'insicurezza nelle periferie, la lotta contro il razzismo e la discriminazione, e la critica al sistema capitalistico. La prima traccia dell'album, Intro, è un sound collage che presenta diversi discorsi di leader politici e di personaggi famosi, proprio per enfatizzare il carattere critico dell'opera.

Molto interessante è anche Roma Termini, una canzone che parla della difficile realtà della stazione di Roma Termini, dove si incrociano vite di persone diverse, con storie diverse, a volte dolorose, a volte ironiche. Altre tracce di spicco sono Funky Conspiracy, in cui Mancino si fa portavoce di un gruppo di persone che cerca di scardinare i meccanismi del potere, Tutti gli uomini del presidente, dedicata a tutti i giornalisti liberi che denunciano la corruzione e il malcostume, e Ricomincio da me, un inno alla speranza e alla voglia di riscatto.

Tuttavia, non pochi sono stati i critici che hanno bocciato l'album di Mancino, accusandolo di un eccessivo moralismo, di banalità nei testi e di mancanza di originalità nella produzione. Inoltre, Street Player è uscito in un periodo in cui il genere musicale dominante era il rap crudo e violento, e forse questo ha penalizzato la sua capacità di far breccia nel grande pubblico.

In conclusione, Street Player è un album che certamente ha avuto il merito di affrontare tematiche importanti e di denunciare situazioni spesso dimenticate. Tuttavia, forse l'approccio di Mancino è stato troppo didascalico e didattico, e questo ha reso i testi poco incisivi e la musica poco memorabile. In ogni caso, l'opera di Mancino rimane un tentativo interessante di coniugare impegno sociale e artistico, e di provare a portare avanti la tradizione della protesta musicale.