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Artista: Thin Lizzy Album: Studio Sessions 1974


Anno: 1974
Tempo: 0:0-1

Thin Lizzy - Studio Sessions 1974: Un classico del rock irlandese


Thin Lizzy è senza dubbio uno dei gruppi rock più iconici della scena musicale irlandese degli anni '70. La band fondata dal cantante e chitarrista Phil Lynott ha raggiunto il successo internazionale con brani come The Boys Are Back in Town e Whiskey in the Jar. Tuttavia, uno dei loro album meno noti ma altrettanto influenti è Studio Sessions 1974, pubblicato nel 1996. In questo articolo, approfondiremo il contesto in cui nacque l'album, le migliori canzoni e alcune critiche del lavoro compiuto.

Come suggerisce il nome, Studio Sessions 1974 è un album che raccoglie un insieme di registrazioni dal vivo realizzate nel corso del 1974. I Thin Lizzy stavano passando un brutto periodo, in cui il loro chitarrista storico, Eric Bell, aveva deciso di lasciare la band. In seguito, Lynott e gli altri membri erano costretti ad affrontare concerti senza chitarrista. Nel tentativo di superare questa difficile situazione, decisero di effettuare alcune registrazioni in studio per esplorare differenti arrangiamenti con chitarristi ospiti. Queste sessioni si svilupparono in quattro differenti studi di registrazione inglesi e rappresentano oggi una testimonianza preziosa dell'improvvisazione e della genialità di un gruppo di musicisti che cercavano di trovare un nuovo sound.

Il risultato dell'esperimento è un album formidabile, che si allontana dalle sonorità hard rock classiche della band ed esplora il blues, il rock progressivo e il jazz. L'album si apre con Things Ain't Working Out Down at the Farm, una traccia originale che sfoggia un ritmo funky e bordate di chitarra dalle sonorità blues. Buffalo Gal è un'altra traccia originale a cui i fan si sono affezionati, attraverso l'avvicinamento alla musica irlandese, originale del gruppo.

Non mancano, ovviamente, le cover. Il gruppo a quel tempo sapeva che sarebbe stato difficile far fronte ai concerti senza il chitarrista, ma aveva bisogno di studiare delle tracce interessanti da includere nei loro concerti. Così ci regalano il capolavoro di una cover, Chatting Today, dei Fleetwood Mac, dando un tocco personale e dinamico alla già popolare traccia di band inglese. L'esecuzione della cover Slow Blues di Otis Rush con il chitarrista ospite Gary Moore è un altro momento in cui gli Thin Lizzy si dimostrano al loro meglio, tra il suono del blues applicato alle loro chitarre e la voce rauca di Lynott.

Nonstante lo stile ibrido rispetto all'accompagnamento tematico dell'avventura del chitarrista Phil Lynott nei Thin Lizzy, Studio Sessions 1974 è senza dubbio uno dei progetti musicali più intriganti e sorprendenti della band irlandese. L'album, che riassume lo spirito originale e sperimentale della band, rappresenta davvero una chicca per tutti i fan che vogliono fare un viaggio alla scoperta di uno dei gruppi di maggior successo del rock degli anni '70. Lo consigliamo a tutti gli amanti della musica rock e delle suggestioni inedite che questo genere è capace di regalare.