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Artista: The Supremes Album: The Supremes


Anno: 1975
Tempo: 0:0-1

The Supremes: Una critica dell'album che ha fatto la storia della musica soul


The Supremes è stato il trio musicale più rappresentativo degli anni '60, di cui il loro album omonimo è stato acclamato dalla critica come uno dei migliori della storia della musica soul. In questo articolo faremo una critica dell'album The Supremes. Mostreremo il motivo del successo di questo gruppo, le migliori canzoni dell'album e del loro contesto in cui furono scritte. Inoltre, esploreremo le opinioni della critica musicale su questo album che ha fatto la storia.

The Supremes sono stati un trio musicale femminile statunitense formato nel 1959 a Detroit, Michigan, dagli allora adolescenti Florence Ballard, Mary Wilson, e Diana Ross. Il loro stile musicale era un mix di musica soul, R&B, pop e doo-wop, dal quale si evinceva la loro forte influenza gospel. The Supremes, album del 1964, è stato il loro primo grande successo e il primo album di un gruppo femminile nel quale tutte le tracce apparivano come hit potenziale. La produzione fu affidata a due dei produttori di musica pop mainstream più famosi dei primi anni 60: Holland-Dozier-Holland.

L'album inizia con la canzone Stand Down, seguita da I'm Gonna Make You Love Me, e You Keep Me Hangin' On, quest'ultima considerata ubriacante dal momento che la batteria e la sezione di ottoni accompagnano la voce di Diana Ross in un mix elettrizzante. Tra le altre canzoni di successo dell'album ci sono Baby Love, Come See About Me, When the Lovelight Starts Shining through His Eyes, e Where Did Our Love Go. Tutte le canzoni furono scritte da Holland-Dozier-Holland e il mix dietro la musica è elegante, energico e coeso.

La critica dell'epoca apprezzò molto l'album, dal momento che ad esso veniva attribuito il merito di aver influenzato la successiva ondata di soul e R&B influenzati dalla musica rock. Alcuni critici sottolinearono la voce di Diana Ross come elemento distintivo delle Supremes, mentre altri notarono che il trio era molto abile ad adattarsi ai cambiamenti del gusto musicale.

Ci sono state anche alcune critiche all'album e all'artista, tra cui il fatto che la maggior parte delle canzoni suonano un po' troppo simili, senza molta variazione o sperimentazione. Inoltre, alcuni osservatori hanno notato che il gruppo è diventato troppo dipendente dai suoi produttori, in particolare Holland-Dozier-Holland, il cui stile di produzione ha contribuito a soffocare la creatività artistica del gruppo.

In conclusione, The Supremes ha lasciato un impatto duraturo sulla musica soul e R&B, con il loro album omonimo come uno dei più significativi nella storia della musica afroamericana. La produzione di Holland-Dozier-Holland ha dato ai brani un suono sorprendentemente moderno e fresco per l'epoca, e la voce di Diana Ross ha contribuito a rendere il gruppo uno dei più rappresentativi nel panorama musicale degli anni '60. Anche se l'album può apparire un po' monotono per alcuni, la qualità delle canzoni e l'influenza sui successivi generi musicali indicano che The Supremes resteranno per sempre una pietra miliare della musica soul.